Due assoluzioni e una condanna a 6 mesi di reclusione, pena sospesa e non menzione nel casellario giudiziario. E’ finito così il processo in Tribunale a Udine per la morte di Patrick Cattarinussi, il 35enne deceduto nella cartiera di Ovaro Reno De Medici in un incidente sul lavoro. La vicenda risale al 23 ottobre 2018. Quel giorno Cattarinussi fu schiacciato da una macchina tagliaquadri, morendo sul colpo per un violento trauma cranico.
Alla sbarra, accusati di omicidio colposo, erano finiti il direttore dello stabilimento Paolo Bearzi, l’unico a essere condannato, il presidente del Cda della cartiera Silvano Giorgis e l’operaio preposto alla sicurezza, Fabrizio Puschiasis, assolti perché il fatto non sussiste. Tutti tre erano difesi dall’avvocato Stefano Milillo. Secondo il pm, che ha chiesto un anno e 6 mesi di reclusione per i due dirigenti e un anno per l’operaio, Bearzi e Giorgis consentirono che la macchina fosse utilizzata nonostante l’assenza di alcune protezioni, mentre Puschiasis non segnalò la mancanza dei dispositivi di sicurezza.
Nell’arringa, il difensore ha escluso le violazioni contestate dall’accusa, oltre a sottolineare che Giorgis da almeno tre anni non era più responsabile dello stabilimento e che Puschiasis nulla avrebbe potuto fare per impedire l’evento. “Sono soddisfatto – dice Milillo – per le due assoluzioni. Per quanto riguarda Paolo Bearzi, mi riservo di leggere le motivazioni prima di ogni valutazione”. GUARDA IL VIDEO