Oggi la Goletta dei Laghi ha fatto tappa a Ronchi dei Legionari (Go) per affrontare il problema dell’inquinamento dei Laghetti delle Mucille e lanciare un appello alla Regione, al Comune di Ronchi e ad Autovie Venete affinché si impegnino a risolvere questo problema e garantire una tutela efficace dell’area. Questo sistema di laghi è parte integrante della Rete “Natura 2000” denominata Carso Triestino-Goriziano, ma da decenni soffre a causa dello sversamento delle acque piovane inquinate provenienti dall’autostrada circostante, compromettendo la qualità biologica delle acque e mettendo a rischio la biodiversità dell’intera area.
“Questi sversamenti delle acque meteoriche, insieme ad altri fattori di degrado, determinano uno scadimento della qualità biologica delle acque, una probabile contaminazione da idrocarburi e metalli pesanti dei sedimenti e, complessivamente, una minaccia per la biodiversità di tutta l’area”, dichiara Adriano Dreos, membro del direttivo del circolo “Ignazio Zanutto” Legambiente Monfalcone. “Nonostante l’evidente importanza ambientale del sito, la normativa regionale che regola la materia, il Piano Regionale di Tutela delle Acque (PRTA) del 2018, prevede (ex art 35) che solo le nuove autostrade devono essere dotate di idonei sistemi di raccolta e trattamento delle acque meteoriche. Per le autostrade esistenti, la raccolta e il trattamento delle acque non rappresentano un obbligo inderogabile, ma solo un riferimento cui tendere. Inoltre, ancor più negativa risulta essere sotto questo aspetto la normativa relativa alla gestione del sito natura 2000 del Carso Triestino e Goriziano, poiché la mancata obbligatorietà della realizzazione di idonei sistemi di trattamento delle acque vale anche per i lavori di adeguamento straordinario ed anche per le nuove realizzazioni”.
“I laghetti delle Mucille, per il loro valore ambientale, dovrebbero essere oggetto di uno studio approfondito riguardante gli aspetti morfologici degli invasi e dell’ambiente circostante, compresa la flora e la fauna insediata in quest’area”, dichiara il professor Alfredo Altobelli, già docente di Ecologia all’Università di Trieste. “L’obiettivo dovrebbe essere non solo limitato alla conservazione dell’esistente, ma orientato all’arricchimento della biodiversità, sfruttando gli strumenti normativi di protezione che possono andare dalla creazione di un parco comunale fino all’inclusione nella Riserva naturale dei Laghi di Doberdò e Pietrarossa”.
“Con la tappa di Goletta dei Laghi a Ronchi dei Legionari, nata per monitorare lo stato di salute delle acque interne italiane”, dichiara Emilio Bianco, Responsabile della campagna, “Legambiente vuole testimoniare l’attenzione nei confronti dell’inquinamento e del degrado dei Laghetti delle Mucille. Nel tempo, purtroppo, l’uomo ha agito in maniera molto invasiva, lasciando poi in abbandono un’area che attualmente è priva di gestione, dentro la quale vengono sversate le acque piovane inquinate dell’autostrada. Per questi motivi è urgente intervenire al più presto per risolvere questa situazione e valorizzare le caratteristiche naturalistiche dell’area, evitando ulteriori passi falsi”.