Sono rientrati nel tardo pomeriggio in Friuli i volontari della missione Fvg che, il 18 marzo, erano partiti per allestire un campo di prima accoglienza per le popolazioni in fuga dalla guerra in Ucraina a Michalovce, in Slovacchia, a una trentina di chilometri dal confine.
Nel giro di pochi giorni, la colonna mobile – composta di 20 mezzi (tra cui sette camper, un autoarticolato e un furgone officina), 26 volontari, cinque funzionari del Friuli Venezia Giulia e due funzionari del Dipartimento nazionale – ha dato vita a una struttura da 250 posti letto, suddivisi in 30 tende complete di illuminazione e riscaldamento, con cucina da campo, blocchi docce e servizi. Il campo è stato ufficialmente inaugurato negli spazi del cortile e del campo di atletica della scuola secondaria Gymnázium L. Štúra e donato al Governo slovacco.
Il gruppo è stato accolto nel tardo pomeriggio al rientro a Palmanova, dove i volontari hanno ricevuto il ‘bentornati a casa’ e un primo doveroso grazie per l’impegno e il lavoro svolto a nome della Direzione della Protezione civile Fvg e del vicepresidente Riccardo Riccardi, che ha tenuto a ringraziare personalmente anche la Croce Rossa per il grandissimo impegno e il lavoro di squadra svolto in questa emergenza, ma anche nel corso della pandemia.
“Abbiamo cercato di rendere migliore la vita di chi sta fuggendo da una guerra assurda”. E’ una delle testimonianze di chi è rientrato dalla missione, uno dei ‘fronti’ sui quali la Protezione civile Fvg, assieme a numerose altre realtà del nostro territorio, è impegnata, oltre alla prima accoglienza ai valichi di Fernetti e Tarvisio e ai convogli di aiuti sanitari che hanno già effettuato tre viaggi da Palmanova alla Romania, per consegnare medicine, strumenti medicali e ambulanze per le popolazioni colpite dal conflitto.