“Ormai in Italia non ci sono più territori tranquilli. Sono territori tutti inquinati da presenze mafiose, cammorristiche e ‘ndranghetiste. Quindi non mi sembra una novità. Mi sembra l’ennesima conferma delle organizzazioni che operano in tutto il territorio nazionale ed è un ulteriore campanello d’allarme. Come dice bene il Procuratore della Repubblica Mastelloni che non è certamente una presenza episodica. D’altro canto la stessa minaccia che è stata manifestata evidenzia in modo chiaro che coloro che ne erano portatori hanno chiamato in casa un clan ancora esistente che nel passato dominava una parte molto ampia della Campania e che ha trovato poi il tempo proiezione in tutto il territorio nazionale”. Lo ha detto a Telefriuli il Procuratore Nazionale Antimafia, Federico Cafiero De Raho, commentando l’operazione della Dia di Trieste, che ha portato all’arresto di sette persone, per estorsione con metodo mafioso.
“Dire oggi che vi siano territori meno pronti a percepire e reagire”, ha aggiunto Cafiero De Raho, “non corrisponde esattamente alla vera entità del contrasto. Il contrasto per la verità è presente in tutto il territorio nazionale. La Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo tiene frequenti riunioni di coordinamento fra tutte le procure distrettuali, sia quelle del Sud, che quelle del Nord e del Centro e in tutte le procure vi sono elementi dimostrativi di presenze di organizzazioni criminali di matrice mafiosa. Oggi ovunque esiste una barriera del contrasto antimafia. E’ evidente – ha concluso il Procuratore Nazionale – che le forze in campo sono sempre troppo esigue rispetto alle esigenze”.