Ligi al dovere di pagare l’assicurazione sull’auto, più prudenti alla guida e poco propensi a tentare di truffare le compagnie. E’ il ritratto dell’automobilista friulano che emerge dai dati resi noti dall’Ania (Associazione nazionale imprese di assicurazione) nel suo rapporto 2012-2013.
Nell’analizzare le rilevazioni sull’incidenza percentuale di sinistri con danni fisici, si scopre che le quattro province regionali si collocano tutte nella parte bassa della classifica, mentre in cima svettano, quasi immancabilmente, le province pugliesi.
Tanto per fare un esempio, rispetto a Taranto, che nel 2011 faceva registrare ben il 39,3 per cento dei sinistri con danni fisici, Udine ha toccato il 15,5 per cento, ovvero meno della metà, mentre Gorizia che si è rivelata la provincia più a rischio ha raggiunto il 19,7 per cento, facendo comunque segnare una diminuzione di tre punti percentuali rispetto all’anno precedente.
Non ci facciamo male per finta
Decisamente basse le percentuali anche per Pordenone e Trieste, rispettivamente al 16,3 e 16,5 per cento, che fanno tuttavia segnare una diminuzione superiore al 5 per cento rispetto al 2010, segno che la diminuzione degli incidenti, dei morti e dei feriti registrata in questi anni prosegue.
L’attenzione su questi dati da parte dell’Ania non è casuale perché la denuncia di danni fisici è direttamente correlata al problema delle frodi assicurative. Altissima la percentuale riscontrata in regioni come Campania o Puglia (rispettivamente il 7,32 e il 6,17 per cento in termini numerici) cui fa da contraltare lo 0.57 per cento del Friuli Venezia Giulia che, a sua volta vanta una percentuale che è quasi la metà della media registrata nel Nord Italia.
Lontani dai tribunali
Abbastanza limitati i casi nei quali l’infortunato si rivolge al giudice di pace per ottenere il risarcimento. Di conseguenza, le cause civili pendenti sono davvero ridotte all’osso: appena lo 0.1 per cento, percentuale a dir poco insignificante se paragonata con il mostruoso 61,6 per cento della Campania.
Il 24 per cento delle cause si conclude tuttavia con una transazione. Per le vertenze legali rimaste aperte soccombe la compagnia assicurativa nel 14,8 per cento dei casi, mentre la stessa vince nel 9,2 per cento delle cause.
Alessandro Di Giusto