Si è fatta aprire la porta, dicendo che l’aveva mandata una vicina di casa. Una volta entrata la protagonista, una 30enne robusta, che parlava in dialetto triestino, ha iniziato a chiacchierare, frastornando la padrona di casa. La signora l’ha ascoltata e ha assecondato la sua richiesta: cambiarle alcune banconote da 50 euro con tagli più piccoli. Le due donne, quindi, sono andate in camera da letto, dove è stata estratta una busta contenente denaro. A quel punto l’ospite ha chiesto se poteva avere un caffè e usare il bagno. Detto fatto: nel tempo in cui la proprietaria è andata in cucina, la 30enne era sparita. E con lei anche la busta contenete i soldi.
L’ennesima truffa è accaduta ieri mattina a Trieste, nel rione di San Giovanni. Quando la padrona di casa si è resa conto del raggiro ha chiamato il 112. La sua denuncia è stata raccolta da una Volante della Questura, che ora indaga sul caso.
L’invito della Polizia di Stato è sempre quello di diffidare da simili comportamenti, messi in atto da persone che cercano di carpire la fiducia di soggetti deboli, come persone anziane o che vivono da sole, per mettere in atto truffe e raggiri. Al minimo sospetto e, comunque, per verificare situazioni che appaiono dubbie o anomali, è sempre meglio chiamare le Forze dell’Ordine, senza aver paura di segnalare questi episodi.