E’ tornata a casa la Brigata Alpina Julia, comandata dal generale di brigata, Ignazio Gamba, rientrata dopo il semestre alla guida del Regional Command West di Herat in Afghanistan.
La cerimonia di passaggio di consegne, dal generale Gamba al parigrado, Michele Pellegrino, comandante della brigata meccanizzata Aosta, si è svolta ieri mattina all’aeroporto militare della base Camp Arena di Herat, alla presenza dell’ Ambasciatore italiano Luciano Pezzotti, del Comandante del Comando operativo di vertice interforze, generale di corpo d’armata Marco Bertolini e del Comandante dell’Isaf, generale Mark Milley. Durante i sei mesi di missione, la brigata alpina Julia è stata intensamente impegnata nel proseguimento del delicato processo di transizione, ovvero del graduale passaggio alle autorità politiche e militari afghane della leadership nel campo della sicurezza, della governance e dello sviluppo.
Il bilancio del comandante
“Sono tornato la seconda volta in Afghanistan dopo 4 anni e ho visto le differenze dal punto di vista della transizione: ora sono gli afghani che decidono le strategie”. E’ il commento del comandante della Brigata Alpina Julia, generale di brigata Ignazio Gamba, al rientro a Udine. Incontrando i giornalisti, il comandante ha fatto un bilancio dei sei mesi di missione: “Un’ esperienza interessante. Abbiamo vissuto il momento culminante della transizione che ha avuto la sua pietra miliare il 18 giugno”, ha aggiunto. In Afghanistan il Prt italiano ha ricevuto apprezzamenti dal nuovo governatore di Herat per la gestione della transizione.
“In Afghanistan ci sono risorse minerarie e anche per sviluppare l’agricoltura – ha spiegato – Tutto dipende da una serie di investimenti che devono essere visti in una logica di medio- lungo periodo. Oggi la priorità è risolvere il problema infrastrutturale, strade e ferrovie. Per il futuro il settore agricolo ha ottime potenzialità. Personalmente vedo l’Afghanistan come un luogo dove si possa andare da turisti. Ci sono molte cose belle da vedere”.