La Lavanda di Venzone ha chiuso i battenti, come stabilito dal Tribunale di Udine il 15 giugno scorso. Il marchio Made in Italy che negli anni si è distinto per gli originali allestimenti dei suoi negozi con la caratteristica del colore lavanda ha dato forfait. Lavanda di Venzone ha accumulato negli anni una serie di problemi legali che hanno portato la società a dichiarare il fallimento. A fine ottobre l’esame del passivo davanti al giudice.
“La chiusura dell’attività era già nell’aria – spiega il vicesindaco di Venzone, Mauro Valent– tanto più che da qualche tempo non pagava il canone di locazione per il negozio aperto in un palazzo di proprietà del Comune. Siamo stati costretti a sfrattare l’attività dopo aver tentato in vari modi di salvarla proponendo anche un piano di rientro. Non potevamo correre il rischio – continua Valent – di essere accusati di danno erariale e abbiamo dovuto rivolgerci a un legale per un’ingiunzione di pagamento e per le pratiche di sfratto esecutivo. Dispiace perdere una forma di pubblicità che dava visibilità a Venzone. Ituristi arrivati nel nostro borgo per le sue caratteristiche se ne sono andati spesso con un souvenir del posto, magari di colore viola”.
E pensare che nell’ottica di un ampliamento della rete di vendita, Lavanda di Venzone in passato aveva cercato partner per l’apertura di nuovi punti vendita sul territorio italiano e estero.
Per far parte del business non serviva essere necessariamente un esperto della lavanda o avere grandi esperienze nel settore, perché il programma di affiliazione avrebbe garantito un percorso formativo e di assistenza. Sfuma invece così il sogno di vedere colorati di viola i dintorni di Venzone e del suo fortino veneziano.