E’ tempo di bilanci per il compartimento della Polizia Ferroviaria Per Il Friuli Venezia Giulia, che dopo 63 anni dal Palazzo delle Poste di piazza Vittorio Veneto, ha spostato i propri uffici presso la stazione centrale di Trieste, svolgendo la propria attività di controllo all’interno delle stazioni e sui treni per garantire la sicurezza dei viaggiatori in ambito ferroviario.
Nell’anno appena trascorso sono state impiegate 9.361 pattuglie in stazione e 3.757 a bordo treno. Sono stati scortati complessivamente 7.338 convogli ferroviari con una media di circa 20 treni al giorno. Sono stati inoltre predisposti 606 servizi antiborseggio in abiti civili, sia negli scali sia sui convogli.
Complessivamente sono state arrestate 33 persone e indagate in stato di libertà 875; 27.061 le persone identificate delle quali 14.156 erano stranieri. I minori allontanatisi da casa o dalle strutture di accoglienza e rintracciati durante il 2018 sono stati complessivamente 160, fra italiani e stranieri.
Incentivate le attività di prevenzione con un aumento dei servizi straordinari di controllo del territorio negli scali e ambiti di competenza, rispetto al 2017, con la partecipazione a più di 40 operazioni disposte dal servizio di polizia ferroviaria. Tali operazioni, unite alla normale attività di istituto, hanno portato a controllare 1.832 veicoli e permesso di emettere 303 contravvenzioni sia per la violazione al codice delle strada sia al regolamento di polizia ferroviaria. Inoltre sono state effettuate svariate operazioni per la prevenzione e la repressione del traffico e spaccio di sostanze stupefacenti e psicotrope anche con l’ausilio di unità cinofile che hanno portato al sequestro di oltre 3, 5 kg di sostanza stupefacente.
Sono continuati i servizi congiunti di vigilanza e scorta anche sui treni viaggiatori transfrontalieri in concorso con la polizia di frontiera e con la polizia austriaca nella stazione ferroviaria di Tarvisio Boscoverde, per prevenire attività illecite a carattere transnazionale, con particolare riferimento all’immigrazione clandestina.
Le attività congiunte, oltre a quelle ordinarie, svolte in stazione e a bordo treno, con servizi di scorta predisposti, hanno permesso di rintracciare complessivamente 716 stranieri in posizione irregolare.
L’attività di contrasto ai furti di rame, che in ambito ferroviario spesso causano ritardi alla circolazione dei treni e consistenti disagi per i viaggiatori, si è tradotta in 304 controlli complessivi, sia ai centri di raccolta e recupero metalli, sia lungo le linee ferroviarie, con l’impiego di 537 operatori che hanno identificato 386 persone.
Specifici controlli ai vagoni trasportanti merci pericolose sono stati effettuati dalla squadra di operatori appositamente preparati a questo tipo di servizi, che nel corso del 2018 ha comminato numerose sanzioni amministrative per un importo totale di circa 40.000 euro.
Nella provincia di Pordenone la Polizia Ferroviaria nel 2018 ha identificato 2.132 persone delle quali 1 stata arrestata, 17 sono state denunciate, 16 sono stati i minori rintracciati, mentre i principali dati riferiti ai servizi d’istituto riguardano 1312 pattuglie impiegate in stazione e a bordo treno e 880 i treni scortati.
Particolare attenzione è stata rivolta ai comportamenti scorretti o le imprudenze dei viaggiatori, quali l’attraversamento dei binari o la presenza indebita lungo linea. Con il progetto “train…to be cool” gli operatori del Compartimento Polizia Ferroviaria Friuli Venezia Giulia hanno incontrato, in numerosi istituti scolastici della regione, durante l’anno scolastico 2017/2018, oltre 2.300 studenti.
Sotto il profilo internazionale, infine, anche il compartimento polizia ferroviaria di Trieste ha partecipato all’attività nell’ambito del network europeo di polizie ferroviarie Railpol per migliorare le tecniche specialistiche e di rafforzare la collaborazione tra i Paesi membri attraverso il reciproco scambio di informazioni e la definizione di comuni strategie operative, nonché la programmazione di azioni congiunte.