Una quindicina di profughi afgani e pachistani si sono radunati questa mattina in piazzale D’Annunzio, nel centro di Udine, dando vita a una protesta contro la Croce Rossa. Da una decina di mesi in Italia, il gruppo ha denunciato l’inadeguatezza dell’assistenza ricevuta.
“Non vogliamo più rimanere con la Croce Rossa perché si comporta con noi come animali”, si leggeva su una delle tovaglie di carta usate dai profughi come cartelli per dare voce alla loro protesta. “Chiediamo aiuto al Governo e alle organizzazioni per i diritti umani”, invocavano con un’altra scritta in inglese. Gli stranieri, che hanno specificato di aver già ricevuto protezione internazionale, erano stati inizialmente accolti a Lignano, poi a Piani di Luzza e da ultimo in un albergo di Forni Avoltri, dove è appena scaduta la convenzione. Adesso avrebbero dovuto per qualche tempo essere trasferiti alla caserma Cavarzerani di Udine in attesa di una nuova sistemazione.
Al termine della protesta sono stati portati in Questura per le pratiche relative all’immigrazione.
La protesta dei profughi
A Udine alcuni richiedenti asilo hanno manifestato denunciando le lacune dell'assistenza ricevuta
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