Regione Friuli Venezia Giulia e Comune di Gradisca d’Isonzo, sul cui territorio è insediato un Centro di Identificazione ed Espulsione (CIE), invieranno già nei prossimi giorni al Ministero competente una comunicazione congiunta con la quale verrà ufficialmente richiesto, come oggi ha indicato la presidente della Regione Debora Serracchiani, un preciso intervento del Governo nazionale, nel mentre proseguirà l’opera di monitoraggio e vigilanza della situazione.
È questa la decisione assunta oggi da Serracchiani e dal sindaco del comune isontino Franco Tommasini a conclusione della riunione tra le due Giunte tenutasi nel Municipio di Gradisca, in considerazione del fatto che occorre ”segnalare al Governo la necessità di un intervento importante e di un’approfondita revisione sul CIE di Gradisca; una revisione che possa giungere anche ad una chiusura di questa struttura”, ha indicato la presidente della Regione. Un intervento che la stessa Serracchiani già in mattinata aveva sollecitato al sottosegretario all’Interno (con delega ai temi dell’Immigrazione) Domenico Manzione, con il quale nei prossimi giorni è previsto un contatto diretto e che proprio in queste ore ha assicurato di voler assumere informazioni più dettagliate dai propri uffici. È necessaria infatti ”una valutazione approfondita”, ha aggiunto Serracchiani, che ha anche informato Tommasini su una prossima visita a Gradisca (probabilmente il 9 settembre prossimo) del presidente della Commissione straordinaria del Senato per la Tutela e la Promozione dei Diritti umani Luigi Manconi, e per un ulteriore incontro in regione con lo stesso Manzione.
Confermando l’esigenza di una ”profonda revisione” della legge Bossi-Fini e delle strutture quali i CIE, la presidente Serracchiani ha quindi ribadito come il reato di clandestinità abbia prodotto in Italia solo corto circuiti e che di fatto oggi l’80 per cento delle persone ospitate nei CIE provengono da strutture carcerarie. Sul CIE di Gradisca dobbiamo pretendere un intervento serio ed approfondito, ha osservato la presidente della Regione, che ha altresì ribadito la necessità – in una situazione che si va aggravando – di alcuni interventi sulla logistica e sulla stessa struttura del Centro.
Serracchiani ha quindi voluto ringraziare ufficialmente l’Amministrazione comunale ed i cittadini di Gradisca d’Isonzo, che sopportano ”con compostezza e generosità” il peso maggiore per questa presenza del CIE, ringraziando nel contempo le Forze dell’Ordine per l’abnegazione con la quale operano e le associazioni ed i volontari che lavorano nel Centro: proprio con le associazioni la presidente intende fissare un incontro a breve. Serracchiani ha infine rimarcato che pur a fronte di questa situazione, la Regione non intende ”abdicare” alla sua consolidata cultura di accoglienza, ”di cui è fieramente convinta”. Nel corso della riunione congiunta tra la Giunta regionale e comunale, Serracchiani e Tommasini hanno inoltre esaminato tutta una serie di problemi riguardanti il territorio, dalla viabilità all’insediamento delle attività industriali e commerciali, dalla cultura al turismo, alla scuola ed alle politiche assistenziali.