La Tresemane come area omogenea, centro sperimentale di un percorso di riqualificazione che diventi esempio anche per altre zone nodali del territorio regionale. Per un progetto che guardi al futuro e abbia tra le priorità nuovo lavoro, che parli con onestà anche di riconversione di attività produttive dove ci sono sofferenze e colga le opportunità dei fondi europei.
Ragionando sulle possibilità, anche occupazionali, date dall’integrazione del manifatturiero con il turismo e con la potentissima leva dell’agroalimentare, in grado di attrarre investitori e far riacquisire all’intero comprensorio una competitività oggi messa a dura prova. La Regione ci sta e, pur sapendo che non si tratta di un percorso semplice, fa partire ufficialmente una programmazione strategica e un confronto con il territorio e l’ente camerale, sanciti oggi nella sede della Cciaa dall’assessore alle attività produttive Sergio Bolzonello, che ha incontrato i sindaci e rappresentanti dei Comuni interessati, Udine (Furio Honsell e l’assessore Carlo Giacomello), Tavagnacco (Mario Pezzetta), Reana del Rojale (Edi Colaone), Tricesimo (Andrea Mansutti) e Tarcento (Celio Cossa), con Giovanni Da Pozzo, presidente della Cciaa, collettore d’istanze e trait d’union tra produttività e sviluppo integrato del territorio e con il consigliere regionale Vincenzo Martines, presidente della quinta commissione, che ha confermato la disponibilità di un ragionamento anche in questa sede.
«Oggi nulla è fuori dalla crisi, tanto meno un’arteria centrale come la Tesemane – ha esordito Da Pozzo –. Diamo perciò un seguito al percorso cominciato un anno fa, in cui ci eravamo concentrati in particolare sulle aperture domenicali delle attività commerciali, per formulare oggi un ragionamento necessariamente più ampio e complesso, che attiene allo sviluppo complessivo di una zona, come hanno evidenziato i sindaci che ogni giorno si trovano di fronte a problematiche sempre più stringenti e sfaccettate, da trattare però in modo omogeneo e condiviso tra i Comuni».
Problematiche da superare e opportunità da integrare per generare nuovo sviluppo: commerciale, manifatturiero, storico, artistico, d’innovazione e sostenibilità ambientale, come riassunto in una delibera approvata da tutti i consigli comunali coinvolti, di cui si è fatto portavoce oggi il sindaco di Reana Edi Colaone.
«Dobbiamo ragionare con visione – ha evidenziato Bolzonello –, altrimenti non andiamo lontano. In quest’area, dovremmo pensare a uno sviluppo che passi attraverso la salvaguardia di un commercio che comunque ha caratterizzato l’area, attraverso il manifatturiero, assieme al turismo e soprattutto all’agroalimentare, che oggi significa qualità, innovazione vera, presenza sui mercati mondiali. E va fatto con quantità, oltre che con qualità. Dobbiamo pensare in regione a 4 o 5 aree in cui realizzare percorsi coraggiosi, che sappiano cogliere le sfide dei fondi europei e avere la forza di riconvertire le attività che non funzionano, ragionando con visione.
Aree che diventino sperimentazione di progetti innovativi, in cui si guardi allo sviluppo oltre le appartenenze partitiche, non gettando i denari dalla finestra ma costruendo crescita vera. In cui la Regione possa fare leva anche in termini di fiscalità, in accordo con l’azione dei Comuni, per rendere l’area in grado di attrarre investitori, su un territorio che si trovi nuovamente in condizioni di essere competitivo. Su questo la Regione c’è – ha confermato Bolzonello – e farà partire con voi da subito un percorso condiviso».
25 giugno 2013