“Il 2014 è l’anno in cui il piano dei dragaggi per la laguna di Marano e Grado ci permetterà di uscire dall’emergenza per entrare in una manutenzione ordinaria nell’interesse dei cittadini, degli operatori economici e per ritornare attrattivi con i servizi di diporto”. Lo ha affermato la presidente della Regione Debora Serracchiani alla presentazione della relazione sullo stato di evoluzione dei dragaggi, che presenta una mappatura aggiornata e fissa un cronoprogramma delle attività da svolgersi nei canali della laguna. “Un percorso virtuoso”, è stato definito, attivato anche grazie “a banalissime azioni di tipo amministrativo e all’avvio di fruttuosi dialoghi, ad esempio con Arpa“. Assieme all’assessore regionale alle Infrastrutture Mariagrazia Santoro, Serracchiani ha elencato alcuni lavori già eseguiti e alcune attività che sono state già prontamente riattivate.
“Due – ha ricordato Santoro – sono quelle ancora in corso: una è il banchinamento del canale Taglio a Marano e l’altra è l’escavo del canale d’ingresso a Lignano. Sono molto soddisfatta dell’accelerazione sul Tagliamento perché proprio mercoledì consegneremo i lavori e ciò consentirà di aprire la stagione turistica in piena efficienza: i sedimenti che verranno trasferiti, infatti, serviranno proprio al ripascimento dell’arenile di Lignano”. Tra le vicende più complesse ancora da risolvere, invece, Serracchiani e Santoro hanno indicato quella relativa al dragaggio del canale Corno, dove i lavori sono fermi da maggio 2011.
“Ci sono complessità contrattuali derivanti dalla precedente amministrazione regionale che abbiamo dovuto riprendere e approfondire, inoltre relativamente alla gestione dei fanghi vi erano questioni tecniche da affrontare e a cui abbiamo trovato soluzione: ora dobbiamo attivarci per portarle avanti con la adeguata procedura amministrativa”, ha precisato Serracchiani che però si è detta ottimista riguardo alla possibilità di “risolvere i dragaggi anche nel Canale Corno entro il 2014”.
La fiducia deriva anche da una sufficiente dotazione finanziaria. I fondi residui che sono stati trasferiti dalla struttura commissariale al bilancio regionale ammontano a circa 20 milioni di euro. “Ci siamo mossi prontamente quando a luglio abbiamo ricevuto il verbale di consegna da parte della struttura commissariale e riteniamo che i fondi ci permettano di individuare, salvo imprevisti, un piano dei dragaggi assolutamente alla portata”, ha concluso Serracchiani.