L’Associazione Partigiani Osoppo oggi ricorda il 76° anniversario dell’eccidio delle malghe di Porzus. “Lo faremo con le modalità consentite dalla situazione di emergenza sanitaria: in questo momento deve prevalere il senso di responsabilità, di prudenza e di rispetto verso tutti”, spiegano dall’Apo.
“Renderemo onore a Bolla, a Enea e agli altri osovani, rinnovando le parole che ci ha lasciato don Emilio de Roja, poco tempo prima di morire e ritrovate di recente in un documento manoscritto: Porzus: Termopili del Friuli. Non fu un casuale errore di manovali, bensì dell’intellighenzia; fu una congerie di errori di calcoli, fortunatamente calcoli sbagliati per il bene del nostro Friuli, per l’Italia Nord Est. (…) Gloria ai martiri delle Termopili del Friuli. Non è segno di pentimento far battere il petto degli altri, ma il proprio petto. Non è col portare una ghirlanda alle malghe che ci si riconcilia con loro, ma col confessare a loro tutta la verità dalla quale assurge la loro grandezza e si coltivano i valori che essi propugnavano: italianità di questa terra, libertà, difesa della civiltà greca, latina e cristiana ricevuta dai padri”.
“Nell’impossibilità d’incontrare i tanti amici che ogni anno si uniscono a noi nel ricordo, abbiamo realizzato alcune brevi interviste che possono essere facilmente viste sul nostro canale Youtube. Sono stati intervistati: la medaglia d’oro Paola Del Din, Tazio De Gregori, nipote del comandante osovano Francesco De Gregori (Bolla), Roberto Volpetti, presidente dell’Apo, Francesco Tessarolo, presidente della FIVL, Massimiliano Fedriga, presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Pietro Fontanini sindaco di Udine, città medaglia d’oro alla Resistenza per tutto il Friuli, e Claudio Zani, sindaco di Faedis”.