La comunità di Latisana è pronta a far sentire forte e chiara, ancora una volta, la sua voce per la riapertura del punto nascite. Questa sera il Comitato ‘Nascere a Latisana’ ha chiamato a raccolta i cittadini che, alle 18, dal piazzale antistante il nosocomio si sono mossi in corteo fino al centro polifunzionale dove si terrà un dibattito al quale saranno presenti i sindaci dell’Unione territoriale e, si spera, il direttore dell’Azienda di assistenza sanitaria Giovanni Pilati. Dopo le petizioni, la raccolta delle tessere elettorali e la tempesta di mail, ora si torna in strada.
“Non abbiamo mai smesso di lottare per questa causa – conferma Renata Zago, presidente del Comitato – e continueremo a farlo anche in futuro. Venerdì torniamo in piazza partendo simbolicamente dal centro nascite che hanno chiuso, per poi trovarci tutti al Polifunzionale dove abbiamo invitato anche il direttore dell’Aas”.
La manifestazione riaccenderà il dibattito a distanza di un anno dalla sospensione del servizio di pediatria, motivato dalla carenza di personale medico. “In questi mesi, nonostante il tavolo tecnico indetto dall’assessorato – spiega Zago -, non sono stati compiuti passi avanti. Chiediamo alla presidente Serracchiani di tornare a Latisana a spiegarci il motivo per cui al ministero della Salute non sia stata chiesta la deroga che permette di mantenere aperto il punto nascita, tanto più che il trend registrato nel corso dell’ultimo anno è molto positivo. Se il punto nascite non fosse stato chiuso, avrebbe superato di slancio la soglia fatidica dei 500 parti”.
Alla manifestazione parteciperanno anche i sindaci dell’Uti Riviera Bassa friulana “convinti che pediatria e punto nascite – spiega il sindaco di Latisana Daniele Galizio – vadano riaperti. In questi mesi non è accaduto nulla di concreto. Abbiamo già detto che ci sentiamo presi in giro dopo aver tentato dialogare e nonostante le rassicurazioni ottenute in sede di tavolo tecnico. Trovo inspiegabile la scelta di chiudere un punto nascite che fornisce un servizio al territorio anche del vicino Veneto. La struttura di Portogruaro si dice da tempo che dovrebbe riaprire. Se ciò accadesse, anche Palmanova potrebbe rischiare la chiusura visto il lieve incremento dei parti in quel punto nascite, ben inferiore a quelli avvenuti sul nostro territorio, segno che le partorienti hanno scelto di rivolgersi a Udine, San Vito e Pordenone”.
I latisanesi avranno però anche un alleato in più: alla manifestazione è prevista la partecipazione delle mamme di Angera e del loro sindaco. Nella località in provincia di Varese le donne hanno occupato il punto nascite del locale ospedale, fino a quando la Regione Lombardia non ha revocato la chiusura della struttura.