50 episodi di violenza in Friuli Venezia Giulia solo nei primi 8 mesi del 2022, come a dire quasi una aggressione a settimana: sono quelli registrati tra Udine e Trieste ai danni dei lavoratori dei trasporti, senza contare le aggressioni verbali ormai quasi quotidiane subite dal personale di treni e bus. Per accendere i riflettori su un problema che ormai ha assunto i tratti di un fenomeno, la Fit Cisl Fvg, assieme al Siulp (Sindacato di polizia aderente alla Cisl) ha promosso due incontri, sotto lo slogan Stop aggressioni! con l’obiettivo di instaurare un confronto tra lavoratori e forze di polizia e fare il punto sulle problematiche vissute quotidianamente da chi mette in pericolo la propria incolumità per garantire il regolare servizio di trasporto e cogliere così nuovi suggerimenti e proposte per azioni concrete.
“La Fit Cisl Fvg come federazione – spiega il segretario generale Antonio Pittelli – non può mostrarsi indifferente nei confronti di questa escalation di violenza verso chi indossa una divisa, e che nel periodo post Covid ha trovato la sua massima espressione”.
La richiesta della Fit Cisl Fvg è, dunque, che le aziende prendano posizione in difesa dei loro dipendenti, fornendo formazione adeguata nella gestione delle situazioni critiche e fornendo adeguate protezioni durante il lavoro.
“E’ fondamentale – aggiunge Pittelli – l’istituzione di una pena certa per chi impedisce, con le sue azioni, il regolare svolgimento di un servizio essenziale come quello dei trasporti: è necessario dare un freno a questi episodi, un tempo isolati, ed oggi più frequenti anche per gli alti livelli di stress raggiunti dalle persone a seguito della pandemia e rendono queste aggressioni ancora più imprevedibili e pericolose ad ogni turno lavorativo. L’appuntamento è per lunedì 19 settembre 2022 dalle 10 alle13 presso sede Cisl in piazza Dalmazia 1 a Trieste.