Emergono nuove e sconcertanti verità sul delitto di Nadia Orlando, la 21enne di Vidulis di Dignano uccisa dal fidanzato, Francesco Mazzega di 36 anni di Muzzana. Il giovane, reo-confesso, alla Polstrada di Palmanova dove si è costituito avrebbe raccontato una verità non del tutto conforme a quanto accaduto la sera dell’omicidio, il 31 luglio scorso.
Non soltanto per quanto concerne le modalità con cui ha ucciso Nadia: lui parla di un raptus e delle sue mani che si stringono al collo della giovane, mentre l’autopsia esclude l’ipotesi strangolamento e propende per l’asfissia.
Il 36enne, che nel corso della confessione fiume aveva parlato di un tradimento di Nadia, la sera prima del delitto sarebbe uscito con un’altra donna, una collega di lavoro che conosceva bene anche la vittima.
A confessarlo alla Polizia e ai Carabinieri è stata la donna stessa, che sarebbe stata contattata dal collega-assassino via Whatsapp. Il giovane le avrebbe chiesto di uscire per trascorrere una serata assieme a casa sua, a Spilimbergo, per mangiare una pizza in compagnia. Disdetti gli impegni per la serata, i due sono usciti assieme, ma la donna non è fermata a dormire da Mazzega, nonostante le richieste di lui. Il giovane, stando a quanto dichiarato dall’amica e collega di lavoro, avrebbe negato ogni vincolo sentimentale con Nadia Orlando e avrebbe espresso il desiderio di vivere una storia d’amore matura e di essere stanco di avere a che fare con ragazze superficiali.
Una versione che, se confermata, apre nuovi scenari sul delitto e aggrava la posizione del 36enne reoconfesso che proprio oggi è stato trasferito dal reparto di psichiatria in carcere a Udine.
Le verità taciute di Francesco Mazzega che negava di avere una storia con Nadia Orlando
Un'amica del 36enne di Muzzana, reo confesso del delitto della fidanzata, ha raccontato alla Polizia di essere uscita con lui la sera prima dell'omicidio
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