L’amministrazione comunale di Lignano Sabbiadoro nominerà un legale per tutelare gli interessi dell’ente nei confronti della società Exe, della quale il Comune è socio al 23 per cento e che si appresta a chiudere – per il secondo anno consecutivo – con un bilancio in rosso. Lo ha deciso ieri pomeriggio la giunta Fanotto con un voto all’unanimità arrivato alla fine di una lunga e dettagliata cronistoria di tutta la vicenda che risale al 2005, quando venne siglato un Protocollo d’intesa tra Exe, Comune di Lignano e Provincia di Udine al fine di razionalizzare i servizi di igiene ambientale nel territorio provinciale.
“Abbiamo dovuto prendere una decisione tutt’altro che usuale tenendo conto che questo Comune è socio di Exe”, spiega il sindaco Luca Fanotto, “ma visti i rendiconti e soprattutto vista l’assenza di un piano industriale credibile che faccia intuire un risanamento dei conti, non abbiamo avuto altra scelta che tutelare gli interessi di Lignano con tutti i mezzi possibili, compreso quello di incaricare un legale conferendogli un mandato per avviare le azioni legali di responsabilità nei confronti dell’amministrazione della stessa Exe”.
“Ci auguriamo davvero di sbagliarci, ma la sensazione è che si stia navigando a vista sulla pelle degli azionisti e quindi su quella di Lignano. Ne è prova evidente il fatto che proprio ieri c’è stato un nuovo colpo di scena in questa incomprensibile vicenda: sul sito di Exe è apparso un avviso di revoca della procedura di gara a evidenza pubblica per la cessione della società MTF, ovvero l’unica società in attivo del gruppo. Ora, lo scorso ottobre questo Comune apprendeva della messa in vendita di MTF dai media e da allora nessuno ci ha ancora spiegato – visto che siamo soci di MTF con un contratto 25ennale per il servizio di raccolta dei rifiuti – il perché di una scelta evidentemente scellerata. Ieri, sempre per via indiretta, abbiamo appreso della revoca della procedura di cessione di MTF. Tutto ciò non fa che confermare che la situazione non è per nulla chiara e che all’orizzonte non si intravedono soluzioni valide. Un nuovo incarico legale che tuteli Lignano ce lo saremmo volentieri risparmiato, ma è evidente che lo stato delle cose non lo permette considerato che gli atti contabili della società Exe non permettono di pensare a un risanamento della società tale da consentire di affrontare e risolvere i problemi di natura strutturale”.
Nel 2012 la perdita di Exe ammontava a 2milioni e 400mila euro, mentre per il 2013 si parla di perdite ancora più rilevanti. Per quanto riguarda invece Mtf, l’attuale amministrazione Fanotto – non appena insediata – aveva concertato e attuato un piano industriale per il miglioramento quantitativo e qualitativo del servizio con un investimento di circa 540 mila euro per nuove attrezzature, tutto denaro virtuoso derivante dagli utili di MTF.