Con il mandato prossimo alla scadenza è tempo di bilanci per Luca Fanotto, sindaco uscente di Lignano Sabbiadoro, che ha già annunciato la sua ricandidatura.
Rispetto all’avvio del mandato è andata come immaginava?
“Di ostacoli ne abbiamo affrontati e superati molti. Dal 2012 le normative sono cambiate radicalmente. Come non bastasse sono arrivati i limiti alla spesa e il blocco del turnover. Perfino le opere finanziate dalla Regione hanno sùbito battute d’arresto a causa delle modalità d’erogazione, incompatibili con la nuova legislazione. Penso ai lavori del CineCity dove mancavano solo gli arredi, che non potevamo acquistare per i limiti imposti dal patto di stabilità. Abbiamo affrontato tanti problemi, superati grazie a un duro e lungo impegno di concertazione e dialogo. Senza questo lavoro il nuovo Pronto soccorso, divenuta opera strategica di interesse regionale, o il lungomare che sta per partire, sarebbero rimasti sulla carta”.
Raggiunti tutti gli obiettivi?
“Direi raggiunti, ma in certi casi li abbiamo ampliati. Penso al salto di qualità compiuto nelle manifestazioni che permettono un grande richiamo di pubblico e veicolano a livello nazionale e internazionale l’immagine di Lignano. Anche il ritorno della Enduro, assente da tanti anni, è stato un indubbio successo”.
La sua compagine è rimasta unita?
“Il progetto avviato dieci anni fa era innovativo, nel senso che partecipavano persone con differenti appartenenze ideali, decise a darsi da fare perché, a livello locale, contano le persone e non i simboli. Questo approccio si è dimostrato vincente. In questi cinque anni non è stato adottato un solo progetto che non risponda all’interesse della città. Anche per questo, per la capacità di lavorare assieme e senza personalismi, ho confermato l’intenzione di ricandidarmi”.
Cosa non è riuscito a completare?
“Lignano ha bisogno ancora di molti interventi per essere una città a misura del turista moderno. E’ necessario un cambiamento culturale. Cito il Piano del traffico urbano, del quale Lignano era sprovvista, redatto per favorire il traffico ciclopedonale. Ciò richiederà investimenti, ma anche il cambio di mentalità dei residenti che ora si lamentano per i sensi unici”.
Anche la discussione sulla tassa di soggiorno è piuttosto accesa…
“Rientra in quel cambio di mentalità che auspico. Ancora oggi ci sono resistenze. C’è chi, come me, la considera una risorsa per spingere sulla promozione, che altrimenti non sarebbe possibile fare. E chi invece considera questa tassa un pericolo”.