In Fvg solo 7 comuni su 215 (il 3,2 per cento del totale) hanno contribuito nel 2022 a contrastare l’evasione fiscale.
Individuando anomalie nei tributi locali – come l’Imu, la Tari o la Tosap – le amministrazioni possono infatti accertare irregolarità sulle tasse statali, come l’Irpef, l’Ires, l’Iva e le imposte di registro ipotecarie e catastali.
A sottolinearlo è l’Ufficio studi della CGIA che ha elaborato i dati del Ministero delle Finanze ed elogiato l’attività di accertamento fiscale e contributivo svolta anche da piccoli comuni con pochi dipendenti. Si tratta di Trieste, Nimis, Cividale, Varmo, Coseano, San Giorgio di Nogaro e Fagagna. Tra i grandi assenti si notano gli altri 3 capoluoghi della regione, come Udine – ad esempio – che conta un esercito di 800 dipendenti tra i suoi uffici.
L’impegno dei ‘Magnifici 7’, invece, ha consentito lo scorso anno di recuperare 44mila euro di evasione, permettendo alle amministrazioni di ricevere la metà della somma sui contributi non versati accertati.
Il trend regionale in realtà è in linea con quanto avviene a livello nazionale ed è forse imputabile alla carenza del personale nei municipi e alla mancata formazione degli stessi dipendenti ad una attività “investigativa” di questo tipo.
Le informazioni che il Comune deve trasmettere all’Agenzia delle Entrate, infatti, devono essere circostanziate e riconducibili prevalentemente alle fonti di reddito immobiliari, già oggetto di accertamento ai fini dei tributi locali. GUARDA IL SERVIZIO VIDEO