”L’Università di Udine è riuscita ad affrontare con coraggio uno dei momenti più delicati nella storia del Paese, riuscendo a mantenere l’eccellenza della didattica e della ricerca”.
Lo ha sottolineato il presidente della Regione Renzo Tondo che è intervenuto questa sera, al Teatro Giovanni da Udine, all’inaugurazione dell’Anno accademico 2012-2013 dell’Ateneo friulano, che è coinciso con la ricorrenza dei 35 anni dalla fondazione.
Proprio il 6 marzo del 1978, nel quadro della legge sulla ricostruzione del Friuli terremotato, fu infatti emanato il decreto istitutivo dell’Ateneo nato, come ha ricordato il rettore Cristiana Compagno, dopo una ”lunga, tenace battaglia popolare e democratica durata oltre un decennio” e culminata con la raccolta di 125.000 firme da parte del Comitato per l’Università friulana.
Alla cerimonia era presente anche l’assessore regionale all’Università e alla Ricerca Roberto Molinaro, accanto al presidente del Consiglio Maurizio Franz. In questi ultimi anni l’Università di Udine ha saputo indicare la strada da seguire, ha osservato Tondo, e cioè ”la sobrietà e il rigore, accompagnati però dalla capacità di individuare gli elementi su cui puntare per lo sviluppo”.
Il presidente della Regione ha voluto perciò ringraziare il rettore Cristiana Compagno, ”tenace donna carnica che ha portato sulle sue spalle la guida dell’Ateneo in una fase così difficile”. In particolare Tondo ha ricordato il ”patto federativo” siglato con l’Università di Trieste, che rappresenta la giusta direzione.
”Il patto – ha detto il presidente – non annulla le identità, ma permette di affrontare una competizione nel campo dell’alta formazione che non avviene più tra singoli Atenei ma fra sistemi territoriali”.
La Regione ha mantenuto in questi anni di ristrettezze di bilanci, che hanno costretto l’Amministrazione a dolorosi tagli in diversi settori, i suoi trasferimenti alle Università del Friuli Venezia Giulia, ”sopperendo così anche alle manchevolezze dello Stato”.
Sono stati stanziati 5 milioni all’anno per il sostegno alla didattica e altri 16 per gli interventi edilizi; a queste somme si sono aggiunte quelle destinate annualmente al diritto allo studio: 12 milioni per le borse di studio e i servizi agli studenti e altri 5 per potenziare e migliorare le Case dello studente.
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7 marzo 2013