Si è spento a 99 anni il commendator Giuseppe Comand ultimo testimone oculare del recupero degli infoibati in Istria. Appartenente all’11° Reggimento Genio di Udine, Comand nel 1943 fu aggregato ai pompieri di Pola, impegnati in questo compito sotto il comando del maresciallo Arnaldo Harzarich.
“La scomparsa alla soglia dei cent’anni di Giuseppe Comand, desta commozione e ci ammonisce preservare nella comunità regionale e internazionale quella memoria che abbandona la vita delle persone”. E’ la riflessione del governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga alla notizia della scomparsa a Latisana di Giuseppe Comand, vigile del fuoco ausiliario all’epoca dei tristi fatti che lo videro impegnato nel recupero delle salme, insignito nel 2018 del titolo di commendatore al merito della Repubblica.
“Rivolgo le più sentite condoglianze ai familiari di un uomo stimato che ha saputo affrontare con senso del dovere e lucidità uno dei più esecrabili orrori del comunismo titino”. “E’ nostro compito ora – ha concluso il governatore – mantenere la lanterna accesa sui fatti certificati dai testimoni della storia perché pagine come quelle vissute da Comand possano essere conosciute dalle giovani generazioni per non essere mai più scritte”.
“Con la scomparsa di Comand perdiamo la memoria e la testimonianza diretta di quel che fu l’orrore delle foibe, e di quale pietosa opera si fecero carico coloro che riportarono alla luce i corpi straziati. Prendiamo esempio dalla lucida compostezza con cui Comand ha rievocato quasi fino all’ultimo le sue esperienze, e affidiamo alle Istituzioni il dovere del Ricordo affinché questo brano della storia d’Italia sia conosciuto e compianto”, sono le parole della deputata dem Debora Serracchiani.
Serracchiani, che proprio due anni or sono da presidente della Regione aveva scritto a Comand in occasione dell’assegnazione del titolo di commendatore per volontà del Presidente Sergio Mattarella, ha rivolto “sentimenti di vicinanza e gratitudine alla famiglia e alle associazioni degli Esuli, che hanno contribuito a tenere accesa la fiammella della memoria. Comand – ha aggiunto – è stato un uomo che, anche al di là delle esperienze vissute in Istria, ha saputo essere sempre operoso e utile alla sua comunità”.