Come da previsioni – ricordiamo l’allerta meteo giallo in vigore fino alla mezzanotte di oggi – le precipitazioni hanno colpito nuovamente la costa del Friuli Venezia Giulia. Se ieri le intense piogge avevano creato disagi, danni e allagamenti in particolare ad Aquilieia, Grado, Fiumicello, Monfalcone e Trieste, questa mattina un’altra ‘bomba d’acqua’ ha colpito Lignano e Bibione, tra le 10 e le 10.45. Numerose le strade allagate, con i marciapiedi resi inagibili in molte zone della località balneare friulana.
Il temporale ha mandato in tilt il sistema delle condotte pluviali. All’opera le idrovore e gli uomini della Protezione civile. A peggiorare la situazione anche gli aghi di pino che hanno bloccato l’afflusso verso la rete di scarico in molti tombini. Situazione simile anche a Bibione.
La sala operativa dei Vigili del fuoco di Udine ha già ricevuto una trentina di richieste di soccorso che, per la maggior parte, riguardano danni per allagamenti per i quali sono impegnate squadre dei distaccamenti di Lignano, Latisana, Codroipo e della sede centrale di Udine. Disagi in particolare a Pineta, con diverse abitazioni e scantinati allagati.
Anche i Vigili del fuoco di Gorizia e Trieste sono impegnati per interventi dovuti a questa seconda ondata di maltempo che, nuovamente, ha provocato allagamenti e caduta alberi. Una ventina, alle 12, le richieste arrivate ai due Comandi dei pompieri. Da segnalare l’intervento per una grande pianta caduta sulla sede stradale in località Subida a Cormons (nelle foto).
Le precipitazioni che hanno colpito Lignano hanno registrato valori molto variabili a seconda delle località di Riviera, Sabbiadoro e Pineta. In solo un’ora all’idrovora posta sul Tagliamento a Riviera si sono registrati 49 mm di pioggia, a Campilunghi, a Sabbiadoro, 87 mm e a Val Lovato, 42 mm. La pioggia intensa si è subito riversata nella rete di scolo e le idrovore si sono avviate in automatico attivando le pompe in sequenza in base ai livelli che venivano raggiunti.
Nonostante tutto solamente due idrovore hanno raggiunto il pieno regime, mentre l’idrovora Val Lovato aveva ancora potenzialità non utilizzate, in quanto il livello del bacino non cresceva. Ciò è dovuto in quanto il contributo della parte extra-urbana trattiene maggiormente l’acqua restituendola lentamente.
La pioggia caduta sull’intera area, si accumula e man mano drena attraverso il sistema di canali a cielo aperto nella parte extra-urbana e attraverso le caditoie stradali nella parte urbana. Quest’ultima entra nella rete fognaria che tramite gli sfioratori di troppo pieno arrivano all’idrovora. Il ritardo per percorrere questo sistema, nella parte urbana, ha causato allagamenti e ristagni d’acqua. Questo ritardo – precisano dal Consorzio di Bonifica – si è aggravato a causa dell’ostruzione delle caditoie stradali, in particolare per la presenza degli aghi di pino e materiale vegetale. Si sono pertanto allungate le tempistiche affinché l’acqua arrivasse al bacino delle idrovore per essere scaricata.
Da qui l’accumulo di acqua lungo la viabilità stradale. In meno di quattro ore si è passati da un pompaggio di oltre 20 mc secondo alla disattivazione automatica degli impianti per il ripristino della situazione di normalità. Questo – conclude la nota del Consorzio – a conferma della perfetta funzionalità delle idrovore presenti nel comune di Lignano.