Aveva maltrattato per anni la convivente, costringendola a continue vessazioni fisiche e morali, finché la donna, un’udinese di 38 anni, si è decisa a denunciarlo. Nel racconto di lei 12 anni di angherie, cominciate con un’umiliazione continua del compagno che disprezzava tutte le attività da lei compiute arrivando negli anni a vietarle ogni incombenza domestica e a manifestare il disprezzo sputando sulle cose che lei aveva appena pulito.
Negli anni era passato anche ai maltrattamenti fisici, con botte e percosse sempre più frequenti, e agli insulti, con continui commenti denigratori sul fisico della compagna, in raffronto a quello di altre due donne con cui aveva nel frattempo allacciato nuove relazioni sentimentali. L’uomo è accusato anche di non aver provveduto per lungo tempo agli allacci di gas e acqua in casa, che avevano costretto la donna e la figlioletta, di appena due anni, a lavarsi con acqua fredda.
Il crescendo di violenza aveva indotto il Gip a disporre nei suoi confronti la misura dell’allontanamento dalla casa familiare già ai primi di gennaio. Noncurante del divieto di avvicinamento alla compagna e alla figlioletta, l’uomo, 35 anni, ha continuato a presentarsi a casa, inducendo il giudice ad aggravare la misura con il divieto di dimora in comune di Udine.