Sono continuati stamani gli interrogatori di garanzia degli operatori della Rsa Le Meridiane di Aiello, accusati di maltrattamenti nei confronti degli ospiti della struttura. Dopo i primi interrogatori di sabato, durante i quali due indagate agli arresti domiciliari si sono avvalsi della facoltà di non rispondere, oggi sono stati sentiti due oss ai domiciliari, un 39enne e un 43enne, e un infermiere di 64 anni sospeso per tre mesi.
L’infermiere e il 43enne, difesi rispettivamente dagli avvocati Francesco De Carlo e Paola Diana, hanno preferito non rispondere in questa fase, riservandosi di chiarire la loro posizione non appena il quadro probatorio sarà più chiaro. L’operatore più giovane, davanti al gip Matteo Carlisi, ha risposto alle domande del pm Elena Torresin. “Il mio assistito – dichiara l’avvocato Francesco Guido di Cosenza – ha voluto chiarire la propria posizione e date la sua versione dei fatti”.
Sul caso è intervenuto l’Ordine degli infermieri di Udine, che in un comunicato del presidente Stefano Giglio, ha espresso riprovazione per quanto accaduto. “I maltrattamenti ipotizzati ai danni di anziani non autosufficienti – si legge nella nota – non fanno parte né della cultura, né della professionalità degli infermieri. Se saranno confermati le responsabilità e il coinvolgimento di infermieri, questo ordine non esiterà a procedere con provvedimenti disciplinari severi e adeguati alla gravità del caso”.