I pensionamenti previsti tra il personale amministrativo rischiano di rendere ingestibile la situazione in Procura a Udine. Il ‘grido d’allarme’ arriva direttamente dal procuratore capo Antonio De Nicolo che sottolinea come la prevista uscita dal lavoro di sei dipendenti sia destinata a far salire l’indice di scopertura dell’organico sopra il 40%. Tra i pensionamenti imminenti, poi, c’è quello dell’unico direttore amministrativo ancora in servizio, su una pianta organica di tre. “All’orizzonte – ha detto De Nicolo – non si intravede nessun motivo per sperare in un’inversione di questa tendenza negativa”.
“Le parole pronunciate oggi dal Procuratore capo di Udine circa la carenza di personale negli uffici giudiziari devono essere immediatamente prese in considerazione dal ministro Bonafede”, commenta il deputato di Forza Italia Roberto Novelli. “Se il Governo non interverrà rapidamente coprendo almeno il turnover rischiamo di andare incontro a un preoccupante ingolfamento del sistema giudiziario a Udine come in altre parti d’Italia. Domani depositerò un’interrogazione per sollecitare un’immediata azione da parte del governo”.
“L’allarme lanciato dal Procuratore capo di Udine deve essere raccolto dal Governo se non vogliamo l’ingestibilità del sistema giudiziario”, gli fa eco Franco Dal Mas, senatore di Forza Italia e componente della commissione Giustizia. “Carenza di personale amministrativo, tardivo turnover dei magistrati: questi sono i veri problemi della giustizia italiana. A questi pensi il ministro Bonafede e il governo tutto, anziché concentrarsi sull’abominevole cancellazione della prescrizione, cioè, ci sia consentita l’enfasi, l’ergastolo processuale. Paradossalmente viene da pensare che per chi non ritiene prioritaria la durata dei processi non sono prioritarie neanche le esigenze operative della giustizia. Per sollecitare la presa in carico del problema predisporremo un’interrogazione parlamentare sulla situazione del personale alla Procura di Udine come nelle altre procure d’Italia”, conclude Dal Mas.