Non si placano le polemiche dopo la manifestazione ‘no mask’ che ieri, in piazza I Maggio, ha visto una cinquantina di persone sfidare la zona rossa per contestare le norme anti-Covid.
Le forze dell’ordine hanno vigilato sull’evento, ma non sono intervenute per evitare di creare tensioni. Tutti i partecipanti sono stati identificati e saranno – come previsto dalla normativa – sanzionati per il loro ‘pic-nic’ in Giardin Grande senza mascherina.
La protesta, però, non ha lasciato indifferente chi, in questi mesi, sta combattendo in prima linea. A esprimere l’indignazione di molti è stato Mauro Mansutti, dirigente del dipartimento di oncologia dell’AsuFc, che in un post su Facebook chiede le dimissioni di chi ha autorizzato la manifestazione.
“Si dimetta dal proprio incarico. Si dimetta chi ha autorizzato la scampagnata in Giardin Grande dei no mask a Udine”, scrive Mansutti. “Credo che un tardivo ma necessario sussulto di dignità personale sarebbe apprezzato dalle famiglie degli oltre 100.000 morti in Italia di cui più di 3.000 solo nella nostra piccola regione. Sarebbe apprezzato dal personale sanitario che sta pagando duramente questo anno di sofferenza”, aggiunge il dirigente.
“Sarebbe apprezzato da tutti i nuovi malati oncologici che non vengono operati per la chiusura delle sale operatorie. Sarebbe apprezzato da tutti i cittadini che, a denti stretti, ma rispettosi anche di norme difficilmente comprensibili, rimangono distanziati dai loro affetti e dai loro guadagni. Si dimetta”, conclude Mansutti.