Sotto una leggera pioggia, circa 500 persone, nel primo pomeriggio di oggi, si sono ritrovate al Sacrario di Redipuglia per una breve manifestazione ‘no vax’ e ‘no Green Pass’. Il ritrovo, non autorizzato, organizzato nei giorni scorsi attraverso il passaparola sui social, aveva lo scopo di radunare, in particolare, gli uomini e le donne delle forze armate e dell’ordine contrari all’obbligo vaccinale e al Super Green Pass.
“Non sentitevi soli, siamo al vostro fianco”, ha spiegato un attivista al megafono, sottolineando il suo appoggio a sostegno del comparto di sicurezza nazionale, “a difesa delle libertà e delle coscienze dei popoli”.
Il picchetto, iniziato alle 14, è terminato alle 15.30. La presenza di appartenenti alle forze dell’ordine o di militari non è stata ancora confermata.
L’evento ha suscitato immediato sdegno delle istituzioni e del mondo della politica. L’area è stata presidiata dalle forze dell’ordine e nelle prossime ore si cercherà d’individuare i presenti anche grazie alle riprese della video sorveglianza.
“È stata una profanazione di un luogo sacro, un uso indegno di uno spazio dedicato alla riflessione e alla preghiera. La manifestazione del proprio pensiero non dev’essere per forza gesto che dia scandalo, altrimenti l’unico concetto che resta chiaro è la debolezza delle idee che si sostengono. Nel caso specifico, sostenere tesi ‘no vax’ a Redipuglia è solo provocazione, che mi auguro non trovi adesione tra chi è deputato a proteggere la comunità”. È il pensiero della senatrice Tatjana Rojc (Pd) in merito alla manifestazione.
“Un gesto inaccettabile che suscita sdegno, a prescindere dalle opinioni si devono sempre rispettare determinati limiti, e a Redipuglia sono stati superati, senza vergogna. Non è più questione di vaccini, è la mancanza di rispetto per chi è caduto, è l’oltraggio a un simbolo sacro, che ci lascia sbigottiti e impone la condanna verso chi ha avuto la malsana idea di fare una manifestazione in un sacrario della Nazione”, così la presidente del gruppo Pd alla Camera Debora Serracchiani.
“Vuol dire che si è perso anche il rispetto per la nostra storia e per quello che rappresenta il Sacrario del Redipuglia. Che venga utilizzato e strumentalizzato così lo reputo estremamente grave”, ha commentato il presidente Massimiliano Fedriga a Radio 24.
“Stiamo vedendo una degenerazione di persone che, legittimamente, la possono pensare anche in modo diverso, irrazionale dico io, ma l’irrazionalità è legittima. Non si può, però, arrivare ad eccessi, provocazioni e offese. Temo che ci stiamo rassegnando anche a questo clima d’odio, violenze e minacce”.
“Irresponsabile che si continui ad organizzare manifestazioni no-vax, tanto più in una regione, come il Fvg, che sta già pagando il prezzo delle adunate al porto di Trieste. E offensivo, oltre che fuorilegge, che gli organizzatori abbiano scelto quale sede un luogo laicamente sacro come Redipuglia. Lì riposano le spoglie di oltre 100mila soldati italiani caduti durante la Grande Guerra: violare il Sacrario per fini insulsi non è solo vergognoso, ma passibile di sanzioni”, scrive la deputata e coordinatrice regionale di Forza Italia Fvg Sandra Savino annunciando un’interrogazione parlamentare.
“Tra gli effetti collaterali di questa eccezionale situazione registriamo purtroppo il degrado totale di cui sono artefici I no-vax radicali e una parte dei no-pass. Ultimo squallido episodio la manifestazione di ieri al Sacrario di Redipuglia, con cui sono riusciti nell’impresa di mancare di rispetto alla memoria dei caduti nella prima guerra mondiale e di chi vede in quel luogo un deposito di valori in cui credere”, scrive in una nota Roberto Novelli, deputato di Forza Italia e componente della commissione Affari sociali della Camera.
“Abbiamo veramente toccato il fondo. Mentre la stragrande maggioranza della popolazione ha aderito alla campagna vaccinale, rispetta le norme che tutelano la salute individuale e collettiva e accettano il green pass quale strumento utile per scongiurare nuove chiusure – attacca il deputato – una minoranza ancora demonizza il vaccino e una minoranza della minoranza lo fa con adunate irresponsabili, come accaduto al porto di Trieste, in altre città del Fvg e del Paese, e ora al Sacrario. Nonostante la scienza ufficiale indichi la via per un’uscita la più rapida possibile dalla pandemia, questi comportamenti scellerati insistono nell’alimentare falsità. Se non c’è speranza di recuperarli, è necessario far sì che non producano danni alla comunità, e questo significa anche individuare gli organizzatori e sanzionarli a norma di legge”, conclude Novelli.