“L’Amministrazione regionale ha deciso di impegnarsi fortemente per onorare il 40esimo anniversario del terremoto del Friuli e, contrariamente al passato, vorremmo rafforzare questa ricorrenza, anche perché da parte di tutti è manifesta la necessità di investire sulla conoscenza, soprattutto a favore delle giovani generazioni”. Lo ha ribadito la presidente del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, nel corso della prima riunione del Comitato tecnico-scientifico per l’organizzazione degli eventi per la commemorazione dei 40 anni del terremoto in Friuli che si è tenuta nella sede della Regione a Udine.
Per garantire alto profilo istituzionale alla commemorazione della tragedia che si abbatté sul Friuli nel 1976, la Regione si è impegnata, in collaborazione con l’associazione Comuni terremotati e sindaci della ricostruzione, nell’organizzazione e coordinamento dei numerosi appuntamenti che si terranno nei territori che furono colpiti dal sisma. “Il Comitato da oggi è operativo e si è dato il compito di raccogliere, sotto la regia della Regione, tutti i contributi che provengono dai territori, dai Comuni, dalle associazioni. Non abbiamo nessuna intenzione di fare ingerenze sulle tante e spontanee iniziative, ma cercheremo di raccordare le più piccole per evitare sovrapposizioni e, nel caso di quelle più articolate e di livello nazionale, ci renderemo attivi protagonisti”.
Sarà, per esempio, il caso del previsto convegno nazionale della Protezione civile, o del programma di eventi continuativi a cura degli Alpini, o ancora degli incontri con le amministrazioni o le diocesi che aiutarono il Friuli nella fase di emergenza e di ricostruzione e che sono legate da allora da rapporti di gemellaggio con le comunità friulane. “La Regione darà, in sostanza, un coordinamento, per fare tutto e bene”, ha spiegato Serracchiani, ribadendo la necessità di riscoprire i valori che animarono la ricostruzione “e di riformularli nell’attualità, traghettandoli nel futuro del Friuli Venezia Giulia”. L’esigenza, condivisa, è quella di far riemergere il “modello Friuli”, quell’esperienza straordinaria di un’opera di ricostruzione sociale ed economica che parlava di crescita, ancora senza eguali a livello nazionale.
Il taglio di molte iniziative sarà studiato ad hoc per entrare nelle scuole e “parlare” ai più giovani, rendendoli il più delle volte protagonisti di elaborati, confronti, approfondimenti. Molti gli interventi e le progettualità espresse nel corso della prima riunione del Comitato, alla quale erano presenti numerosi sindaci e referenti della Protezione civile e dell’Ufficio scolastico regionale. In particolare, hanno dato il loro contributo di idee – tra gli altri – il sindaco di Venzone, Fabio Di Bernardo; gli ex sindaci di Gemona, Trasaghis e Ragogna Ivano Benvenuti, Ivo Del Negro e Lorenzo Cozianin; monsignor Duilio Corgnali a nome del Comitato diocesano per le celebrazioni dell’anniversario; Roberto Dominici, ex assessore regionale alla Ricostruzione e referente dell’associazione Consiglieri regionali Fvg e l’assessore all’Istruzione della Provincia di Udine, Beppino Govetto.