La Procura di Pordenone ha aperto un fascicolo per rissa aggravata da lesioni personali dopo l’episodio che si è verificato ieri sera a Villanova di Prata di Pordenone.
Al momento, come ha spiegato il procuratore facente funzioni, Maria Grazia Zaina, nessuna persona è stata iscritta nel registro degli indagati ma le persone coinvolte nella furiosa aggressione sarebbero 45: 15 di una fazione, 30 di un’altra. I carabinieri, in collaborazione con le altre forze dell’ordine, sono al lavoro per identificare tutti i responsabili.
Sono sette le persone ferite ma nessuno sarebbe in pericolo di vita. Sono stati tutti colpiti da armi da taglio o bastoni. Gli spari uditi, invece, potrebbero essere riconducibili a scacciacani o petardi.
Zaina ha chiarito che la maxi rissa di ieri sera è dovuta principalmente alla contesa in atto per le gestione del tempio Sikh di Pasiano.
Questa mattina, in prefettura a Pordenone, si è riunito urgentemente il comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica.
“E’ stata condivisa una strategia per coordinare le attività di indagine in corso con il rafforzamento delle misure di prevenzione, in funzione di un incisivo rafforzamento del complessivo dispositivo di vigilanza e controllo. Così da evitare che si possano ripetere episodi che turbino l’ordine e la sicurezza”, ha sintetizzato il prefetto Domenico Lione.
Questo tradotto significa che ogni funzione o manifestazione religiosa Sikh verrà presidiata dalle forze dell’ordine che a loro volta, sul territorio, opereranno un’attività mirata di controllo.
Nei confronti invece della moglie dell’uomo picchiato selvaggiamente, che a Telefriuli ha riferito di sentirsi in pericolo e di voler scappare, al momento non è stata prevista alcuna scorta.
La preoccupazione però è molta. Si teme che ci possa essere un’escalation di episodio di violenza.
E secondo Renato Della Ragione, commercialista dell’associazione Sikh che gestisce il tempio di Pasiano, “questa vicenda è stata sottovalutata dalle istituzioni in maniera incredibile: secondo quanto sembra emergere, non è una semplice faida interna, ma
qualcosa di molto più grosso, che sta cercando di impedire il riconoscimento della religione Sikh in Italia”. GUARDA IL SERVIZIO VIDEO