Bisognerà attendere ancora un giorno per conoscere la decisione della Corte di Cassazione in merito ai domiciliari concessi a Francesco Mazzega, il 36enne di Muzzana omicida reo-confesso della fidanzata Nadia Orlando, la 21enne di Vidulis di Dignano uccisa nella notte del 31 luglio.
La sua scarcerazione era stata disposta dal Tribunale del Riesame di Trieste che, il 30 agosto, aveva stabilito che non c’erano i presupposti per la sua detenzione in attesa di giudizio. Contro questa scelta – diventata operativa il 26 settembre, con l’arrivo del braccialetto elettronico – la Procura di Udine aveva presentato ricorso: il caso è stato discusso questa mattina in Cassazione, ma l’esito è atteso, con ogni probabilità, per domani, quando il provvedimento sarà depositato in cancelleria.
Il Procuratore generale ha chiesto l’accoglimento del ricorso presentato dai pubblici ministeri friulani, mentre a difendere Mazzega c’erano i suoi due legali, Federico Carnelutti e Annaleda Galluzzo, che hanno chiesto un respingimento.
“Domani, in ogni caso, non cambierà nulla”, spiega il Procuratore capo di Udine, Antonio De Nicolo. “Se il nostro ricorso verrà respinto, Mazzega rimarrà ai domiciliari mentre, se fosse accolto, il suo fascicolo tornerebbe al Tribunale del Riesame di Trieste che, in nuova composizione, dovrà ridiscutere il caso”.