Oltre mille agenti in meno nel giro di dieci anni, età media che sale rapidamente, dotazioni e mezzi vecchi, mal funzionanti o fuori uso. E’ il quadro sconfortante delle forze dell’ordine in Friuli Venezia Giulia, tracciato partendo dai dati pubblicati sul sito del ministero dell’Economia.
Tra blocco del turn over e tagli dei fondi, gli agenti sono sempre meno e sempre più anziani. La situazione, se possibile è destinata a peggiorare, perché dallo scorso marzo aleggia come uno spettro una circolare del ministero degli Interni, destinata a rimodulare drasticamente il dispositivo della sicurezza sul territorio, chiudendo commissariati e sedi, con buona pace della richiesta dei cittadini di maggiore sicurezza e tranquillità.
Effettivi decimati
Dal 2003 al 2012, gli effettivi di polizia, carabinieri e Guardia di finanza si sono ridotti di 1.122 unità. L’emorragia peggiore l’hanno registrata le Fiamme gialle, con 644 agenti in meno, ma questo dato è in parte viziato dalla caduta dei confini che ha provocato la chiusura dei posti di frontiera e di molte caserme. La polizia ha perso invece 266 agenti che si sommano a 212 carabinieri. E dato che queste ultime due forze sono per eccellenza dedite al presidio del territorio, è facile comprendere quanto si stia deteriorando la situazione.
L’unico dato positivo riguarda la polizia penitenziaria nei cui ranghi sono arrivati 101 agenti in più. Non direttamente coinvolti nella pubblica sicurezza, ma oltre modo importanti i Vigili del fuoco: anche in questo caso si registra un aumento, pur se di sole 30 unità degli effettivi.
Dotazioni fuori uso
Sempre meno e sempre più stanchi, ci ripetono i sindacalisti della polizia, gli unici a parlare perché carabinieri e Guardia di finanza sono privi di rappresentanza sindacale: “Meno agenti e carico di lavoro invariato o in aumento – ci spiega Roberto Declich segretario regionale del Siulp – assieme al progressivo aumento dell’età finiranno per riverberarsi sulla capacità operativa. La situazione è critica in tutte le questure della regione. I rinforzi arrivano con il contagocce. L’età media dei nostri agenti è ormai di 43 anni, ma nel caso degli ispettori si sale a 47”. Va anche peggio se si parla di dotazioni: “nel febbraio di quest’anno – spiega Declich – su un totale di 19 etilometri in dotazione alla Polstrada della regione, ne risultavano operativi soltanto 6. Gli altri erano guasti o in riparazione, mentre i tagli continui rendono difficili perfino le riparazioni agli automezzi”.
Due miliardi in meno con un unico Corpo
Riunendo in un unico corpo le cinque Forze attuali si potrebbero risparmiare oltre due miliardi. Lo spiega Olivo Comelli, segretario regionale del Sap: “Dal 2008 il taglio è stato di due miliardi. Nonostante il blocco degli stipendi, il costo del personale è rimasto però invariato. Dove sono finiti i soldi risparmiati? La situazione è critica: più di qualche volta è stato soppresso un turno perché la macchina non partiva e mancava quella di riserva, mentre le dotazioni sono al limite del ridicolo. Cito i 4 kit di prevenzione mono uso inviati a Gorizia dove gli agenti hanno spesso a che fare con clandestini malati. Siamo sempre meno e intanto i reati predatori riprendono a crescere, segno che a suon di tagli diminuisce il livello di sicurezza. Abbiamo lanciato la campagna ‘Piazza permanente’ un tour della legalità, per chiedere ai cittadini di sostenerci in questa campagna che ha fatto tappa a Trieste il 16 settembre, il 17 a Gorizia, il 18 a Udine e il 19 a Pordenone, per far firmare la petizione per l’unificazione delle Forze di polizia (www.poliziaunita.it)”.