In Italia sono in arrivo 300mila migranti. Sono queste le stime del Governo austriaco, in vista dell’incontro – in programma domani a Roma – tra il ministro degli interni Angelino Alfano e la sua omologa viennese Johanna Mikl–Leitner. “Lungo questa rotta non arrivano siriani, ma soprattutto nordafricani che non hanno diritto all’asilo”, ha dichiarato Mikl-Leitner in un’intervista all’austriaca Apa. “E l’Italia non può contare sul fatto che il Brennero resti aperto, se si arriva a flussi incontrollati di migranti”.
Stando ai calcoli di Vienna, infatti, il numero di persone che si sposterà attraverso il Mediterraneo per raggiungere l’Europa è destinato a raddoppiare, passando dai 150mila dello scorso anno a oltre 300mila. “Come abbiamo fatto con i Paesi della rotta balcanica – Slovenia, Croazia e Macedonia – vogliamo informare anche l’Italia delle misure che intraprenderemo, se vi sarà un flusso incontrollato di migranti dall’Italia all’Austria”.
Parole, quelle in arrivo dal governo d’Oltralpe, che hanno immediatamente incendiato il clima politico. Barbara Zilli, consigliera regionale della Lega Nord, interviene una volta di più sull’emergenza immigrazione in Friuli Venezia Giulia: “Il ministro Alfano e la presidente Debora Serracchiani farebbero bene a prendere ripetizioni dal ministro degli Interni austriaco perché anche a Tarvisio, oltre al Brennero, la situazione è critica, con decine di arrivi al giorno”.
“Insieme alle altre opposizioni in Consiglio regionale, abbiamo chiamato in audizione in VI Commissione l’assessore Gianni Torrenti affinché ci dia un quadro il più possibile aggiornato sulla situazione dopo l’increscioso balletto dei numeri dei giorni scorsi. In Friuli Venezia Giulia il rubinetto di soldi dei cittadini per gli immigrati è sempre aperto, dalle misure di sostegno al reddito, appannaggio degli stranieri, agli interminabili interventi di sistemazione delle caserme, piano sul quale la Giunta ha dimostrato ancora una volta la propria inadeguatezza”.
“Davanti a una emergenza epocale, è da oltre un anno che attendiamo il completamento dei lavori nelle caserme Cavarzerani e Monti. La volontà malcelata è evidente: dietro la scusa delle lungaggini burocratiche, si vogliono costringere i Comuni a ricevere immigrati senza sapere nulla di loro e allo stesso tempo si costringono queste persone a riversarsi nei parchi e nei sottopassi”.