Sono oltre 150 i migranti intercettati oggi nell’ex provincia di Trieste. Si tratta di un numero record in epoca post Covid e un segnale che la rotta balcanica, complice anche l’autunno molto caldo, non sembra volersi arrestare come avviene, di norma, nei mesi più freddi.
La Prefettura conferma che questa settimana sono in corso di trasferimento verso altre regioni 150 stranieri dal capoluogo giuliano, mentre altri 50 dovrebbero essere ricollocati nei prossimi giorni. I 150 migranti di oggi sono in prevalenza pakistani e afgani e sono stati intercettati in diverse zone, tra Muggia e San Dorligo della Valle, mentre camminavano in gruppetti.
I sindacati di polizia intanto rinnovano l’appello a un intervento serio. Lorenzo Tamaro segretario provinciale del Sap, da sempre molto attivo sul tema, sottolinea che “non sono mai arrivati rinforzi e ci sono importanti carenze logistiche. Bisogna fare presto per poter gestire al meglio questa situazione, prima che diventi anche un problema di ordine pubblico”.
Concetti condivisi da Filippo Maniago, segretario regionale del Siulp: “I rintracci sono passati da 120 all’anno nel 2005 ai seimila attuali, a fronte di un’organizzazione identica”.
Siulp e Sap, poi, chiedono di riattivare quanto prima le riammissioni in Slovenia.