Bloccare le partenze coinvolgendo l’Europa almeno a livello di rotta mediterranea. A livello di governo nazionale la rotta balcanica resta sullo sfondo, non sono programmati incontro sul tema anche se oggi sono ripresi i trasferimenti con 120 richiedenti asilo spostati da Trieste fuori regionale e nei prossimi giorni una ottantina verrano trasferiti da altre zone del Friuli Venezia Giulia. Al silos restano circa 400 persone all’addiaccio. La premier Giorgia Meloni, ha annunciato la volontà di convocare il Comitato interministeriale permanente per la sicurezza mentre il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi di intervenire a livello legislativo.
Piantedosi è atteso il 5 settembre a Muggia per l’intitolazione di un giardino all’agente Eddie Walter Cosina e in agenda potrebbe essere fissato un vertice a livello regionale. Intanto Diego Moretti, capogruppo del Pd in consiglio regionale, definisce fallimentari le politiche del governo a livello nazionale e aggiunge che a Massimiliano Fedriga «manca il coraggio che altri, come in Veneto Zaia e il sindaco di Treviso Conte, hanno avuto nell’uscire da posizioni ideologiche classiche della Lega salviniana e della destra su un tema epocale come quello dell’immigrazione». Andrea Cabibbo, capogruppo di Forza Italia invece rilancia l’idea dell’Hotspot ricordando che «Il fine non è garantire un soggiorno comodo, ma una permanenza breve. Evidentemente, sarebbe bene che l’hotspot fosse collocato in una zona periferica, distante da centri abitati, con una logistica adeguata». GUARDA IL VIDEO