Sul muro attiguo al Centro di raccolta Elide, in via Valdirivo, a Trieste, sono comparse delle scritte anonime con minacce di morte alla Fondazione Luchetta Ota D’Angelo Hrovatin. “Morite Luchetta” e “Negri a morte”.
Scritte accostate violentemente a un luogo di solidarietà: la Fondazione, infatti, dal 2009 nel Centro raccoglie e ridistribuisce alle persone in stato di bisogno i beni che vengono donati dai cittadini di Trieste.
“È un momento in cui le parole mi mancano. Questa è la città in cui la Fondazione è nata e cresciuta. La città che ci ha reso orgogliosi del nostro lavoro e che non ci ha mai fatto mancare sostegno e affetto” commenta Daniela Schifani-Corfini Luchetta, presidente della Fondazione. “Voglio pensare a questo adesso, non voglio farmi trascinare in una spirale d’odio fomentata da pochi individui che non sono in grado di scindere il bene dal male, alimentati dal clima di chiusura che si respira negli ultimi anni. La Fondazione continuerà, oggi più che mai, ad aiutare chi ha bisogno di protezione e soccorso a prescindere dal colore della pelle”.
La Fondazione Luchetta Ota D’Angelo Hrovatin desidera ringraziare tutti i cittadini e cittadine che sostengono le attività che quotidianamente porta avanti, proseguendo nella propria ventennale opera di supporto e tutela verso i più deboli, italiani e stranieri, senza distinzioni.
“Appreso delle scritte anonime, esprimiamo sconcerto e preoccupazione per quanto accaduto alla Fondazione Luchetta Ota D’Angelo Hrovatin, una comunità che ha saputo trasformare due tragedie e un dolore fortissimo in un progetto di speranza e che da quasi trent’anni è a servizio dei bambini e delle bambine vittime delle guerre ma anche delle persone più fragili e povere della nostra città”, commentano in una nota Acli provinciali di Trieste, Articolo 21 Fvg, Assostampa Fvg, Camminare Insieme, Centro di accoglienza e di promozione culturale Ernesto Balducci, Comunità di San Martino al Campo, Comunità di Sant’Egidio di Trieste, Diritti e Storti, ICS – Consorzio Italiano di Solidarietà, Leali delle Notizie, OBC Transeuropa, Ordine dei Giornalisti Fvg, Pax Christi, Italia – Campagna “Sulle soglie senza frontiere” e Ucsi Fvg.
“Confidiamo che si tratti di un episodio isolato e non sia, come temiamo e abbiamo modo di credere, il frutto di un clima che si è molto imbarbarito e che vede nel diverso una minaccia al proprio benessere, dimenticando le responsabilità che abbiamo nei confronti di chi scappa da guerre ed emergenze climatiche rispetto alle quali non siamo innocenti. Da parte delle realtà in calce la massima solidarietà e riconoscenza alla Fondazione, alla presidente Daniela Luchetta e a tutti gli operatori e le operatrici che ogni giorno instancabilmente lavorano per consentire a ciascuno e a ciascuna di noi di restare umani”, conclude la nota.