A Monfalcone si parla di sicurezza: convocato ieri il Comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza. A prendere parte alla riunione i due comandanti provinciali della polizia, il questore, il commissario e il comandante provinciale dei carabinieri, oltre che i rappresentanti provinciali della Guardia di Finanza. Non solo, anche i Vigili del Fuoco ed il prefetto, oltre che il sindaco di Monfalcone con alcuni consiglieri comunali. Perché la città dei Cantieri è una ‘sorvegliata speciale’, quasi come un capoluogo. Numerosi i temi trattati, primo fra tutti la necessità di riunire settimanalmente il comitato, per monitorare con più precisione non solo modi e tempi ma anche le zone nelle quali intervenire con più efficacia. Nel frattempo sono attesi in zona trenta carabinieri in più, “un’azione che accadeva anche gli anni scorsi” spiega il prefetto di Gorizia, Massimo Marchesiello, “non una decisione presa solo quest’anno. E’ un potenziamento che avviene soprattutto per il movimento delle persone da altre zone verso le coste e i luoghi balneari”.
“Abbiamo veramente bisogno di dare risposta ai gravi problemi che la città ha”, sottolinea il sindaco, Anna Cisint, “e ringrazio le forze dell’ordine per la grande attenzione che stanno dando alla nostra zona”. “Per essere pragmatici bisogna avere in mano la situazione in ogni momento, e questo tavolo sicuramente aiuterà”. Tra le situazioni di particolare interesse, ad esempio, via Sant’Ambrogio che, “specialmente durante le vie serali, diventa un orinatoio pubblico e un luogo di massimo degrado” continua il sindaco. “La situazione va presa in mano con fermezza”.
Tra i temi anche la problematica dei Vigili del Fuoco, in numero ormai esiguo per far fronte alle varie e emergenze e per essere pronti ad intervenire con solerzia in caso di necessità. “O si potenzia il distaccamento di Monfalcone o se ne crea uno a Grado” sancisce Cisint. E ad aprire è proprio il prefetto, sottolineando come “si sta valutando, anche se il progetto è ancora molto lontano, l’apertura di un distaccamento fisso a Grado, in concerto con il comune che fornirebbe due stabili” racconta Marchesiello.
Infine il fenomeno del caporalato. “Le denunce devono essere fatte, le segnalazioni senza denuncia non fanno numero e non aiutano” prosegue Marchesiello. “Siamo tutti consci di quanto sta succedendo in zona”, sono le parole di Cisint, e se spesso si sente dire che anche le Forze dell’Ordine non se ne accorgono, è il prefetto a rassicurare tutti: “C’è un silenzio apposito, la magistratura ne è al corrente e si sta lavorando per risolvere. Parlarne non aiuterebbe”, conclude, raccontando come Monfalcone sia sì speciale ma “non c’è un allarme”. L’invito ai cittadini, congiunto, di sindaco e prefetto, è quello di denunciare ogni atto illecito. Così facendo non solo si aiuteranno Forze dell’Ordine e se stessi, ma anche gli altri cittadini.