Due anziane di 80 e 70 anni sono rimaste intossicate dal monossido di carbonio e soccorse nella tarda mattinata di oggi, a Udine. L’abitazione in cui vivono, in via Sant’Osvaldo nel capoluogo friulano, si è saturata di monossido, facendo perdere i sensi alle due donne.
Sul posto sono intervenuti i Vigili del fuoco di Udine, per risalire alle cause dell’incidente, le forze dell’ordine e i sanitari. Le due anziane sono state soccorse e trasportate in ospedale a Trieste per essere sottoposte a terapia di disintossicazione in camera iperbarica. Una delle due anziane non voleva essere accompagnata dai sanitari così un infermiere è entrato in casa e si è trattenuto in po’ di più; è rimasto intossicato a sua volta. Coinvolta in maniera più leggera anche una terza donna, di 35 anni, accolta in osservazione all’ospedale di Udine.
Al momento l’ipotesi su cui si indaga è quella del malfunzionamento della caldaia.
Il monossido di carbonio è anche detto il killer silenzioso, perché si tratta di un gas inodore ma tossico, potenzialmente letale. La produzione di monossido è causata dalla cattiva combustione di carburanti contenenti carbonio. Il gas si genera quindi all’interno di impianti di riscaldamento difettosi, spesso perché installati scorrettamente o scarsamente controllati e prividi manutenzione e pulizia. Il monossido, però, può venir sprigionato anche nel caso in cui vengano utilizzati dispositivi impropri, come i bracieri o camini ostruiti, dispositivi che si rivelano particolarmente pericolosi quando si trovano in ambienti chiusi. Il monossido di carbonio si forma dalla combustione incompleta per carenza di ossigeno di composti organici come metano, carbone, legname, e lentamente, senza essere percepito perchè come detto è inodore, satura gli ambienti.
L’intossicazione da monossido di carbonio è una delle cause più frequenti di avvelenamento accidentale. Attenzione, quindi, a impianti e apparecchi riscaldanti inadeguati e mal funzionanti, vecchi o installati scorrettamente. L’installazione e la manutenzione di ogni sistema di riscaldamento deve seguire una normativa specifica. Ci si deve rivolgere a personale qualificato in possesso di certificato rilasciato dalla Camera di commercio.
E’ importante, infatti, che all’interno dell’abitazione ci siano sia un apporto di aria comburente a beneficio della fiamma, sia un sistema di evacuazione dei fumi efficiente. Spesso si associa il monossido al gas, ma la casistica degli incidenti evidenzia che sono più numerosi quelli legati alle stufe a legna e pellet perché producono residui più importanti nel camino. Pertanto una corretta prevenzione consiste nella verifica annuale del tiraggio dei camini.
Ultima raccomandazione, ma non per importanza, non vanno otturate le prese d’aria perché queste sono necessarie per garantire un adeguato apporto di ossigeno nei locali.