Un anniversario importante che segna l’inizio dell’alpinismo esplorativo nel Friuli Venezia Giulia: 150 anni di scalate, tanti quanti quelli del Cervino. Il Cogliàns, con i suoi 2780 metri, è la montagna più alta del Friuli Venezia Giulia e forse non è paragonabile al Cervino quanto a importanza e fascino.
Quest’anno, però, c’è l’occasione per celebrarla e farla conoscere assieme al territorio ai suoi piedi, legandola al nome del suo primo salitore, il grande esploratore viennese Paul Grohmann, che ne raggiunse la vetta assieme a Nicolò Sottocorona, falegname e cacciatore di Collina.
Partito dalla Valle del Gail, Grohmann raggiunse il Passo di Volaia e scese a Collina, dove incontrò la sua guida, con cui raggiunse senza particolari difficoltà, il 30 settembre 1865, la cima del Cogliàns, chiamato allora Hohe Warte dagli austriaci e Cogliàno dagli italiani.
In realtà tale cima non era per il viennese l’obiettivo principale, ma soltanto un balcone da cui osservare la Creta della Chianevate (Kellerwand in tedesco), considerata allora la vetta più alta, e poterne scoprire l’accesso migliore. Dal Cogliàns però Grohmann non trovò alcun collegamento per cresta e così l’anno seguente effettuò un tentativo dalla Val Valentina, interrotto dal maltempo.
Il Comune di Forni Avoltri, il Cai e la Pro Loco Forni Avoltri assieme all’Asca hanno messo in campo autonomamente le risorse per creare un’occasione di visibilità per la montagna attraverso una serie di iniziative, in programma dal 17 luglio al 27 settembre, che aspirano a diventare un appuntamento periodico annuale.
Il calendario degli eventi prevede serate culturali, giornate di arrampicata con le guide, escursioni botaniche e geologiche, staffette di corsa in montagna, un convegno di studi e un gemellaggio con l’Austria nella giornata conclusiva, con la salita alla vetta del Cogliàns in contemporanea per la via normale e la ferrata Nord, ritrovo in vetta e discesa congiunta al Rifugio Marinelli.
Gli organizzatori hanno inoltre predisposto una serie di gadget per divulgare in maniera semplice la storia e le immagini legate alla prima scalata: magliette, spille, timbri di vetta e di rifugio, cartoline, tovagliette da menù e una speciale cartina Tabacco in edizione speciale con i tracciati degli itinerari storici, impreziosita da uno scatto di Ulderica da Pozzo che immortala Cogliàns e Chianevate dal Monte Crostis.
A trainare tutte queste iniziative, un’idea che ha coinvolti tutti i ristoratori locali e i rifugi della zona: l’invenzione del Piatto Grohmann, presentato assieme alla tovaglietta creata per l’occasione.
Quest’anno gli appassionati non potranno fare a meno di rinnovare la propria salita al Cogliàns e celebrarlo così: potrebbe diventare, per ogni friulano, ciò che è il Triglav per ogni cittadino sloveno, un vero simbolo e la montagna che si deve salire almeno una volta nella vita.