La curiosità attorno – o se preferite ai piedi – del campanile di Mortegliano, il più alto d’Italia, cresce a vista d’occhio. E cresce, soprattutto, la mobilitazione per raccogliere fondi al fine di ristrutturare, rendendo più sicura, la struttura campanaria.
Dopo la vendita degli scalini, ovvero l’applicazione di una targhetta personalizzata dedicata ai benefattori, disposti a versare fino a mille euro, ora scatta l’operazione gelato. Ad anticipare la notizia è Aldo Paravano che fa sapere come in questi giorni nelle gelaterie di Mortegliano sarà prodotto e venduto il gusto ribattezzato con il nome di 113.20, ovvero l’altezza del campanile.
Per i clienti che acquisteranno il gelato ci sarà un leggero sovrapprezzo: pagata la pallina, il surplus sarà versato in una cassetta dove saranno raccolti fondi per mettere mano al campanile. Tra i primi obiettivi, la realizzazione del corrimano: adesso arriva fino al primo piano, ma l’intenzione è di raggiungere la cima.
“La torre campanaria” conferma Paravano, referente parrocchiale per il campanile, “è sicura. Negli anni ’90 era stata sottoposta a una ristrutturazione per infiltrazioni di acqua che avevano intaccato l’acciaio che, a sua volta, aveva reagito, indebolendo alcune parti in cemento armato. Lo stesso problema, ultimamente, si è verificato in alcune parti interne della struttura ottagonale. Anche in questo caso l’acqua è entrata in contatto con l’acciaio che ha cominciato a reagire, provocando una dilatazione del calcestruzzo”.
Paravano ci tiene a sottolineare che si tratta di “una situazione normale visto che, quando il campanile fu costruito, non c’erano gli attuali sistemi che di fatto consolidano il cemento gettato”.
Ora, grazie alla golosa iniziativa 112.20, si provvederà alla sistemazione della struttura con pitture idrorepellenti che favoriranno l’isolamento dalle infiltrazioni.