Era accusato di omicidio colposo per la morte di Vittorio Dorigo, il boscaiolo di 55 anni suo dipendente, travolto e ucciso da una ceppaia lo scorso anno ad Ampezzo. Il presidente del Cda della ditta, con sede a Verzegnis, ha patteggiato un anno di reclusione, pena sospesa, davanti al gup del Tribunale di Udine Carlotta Silva dopo la presentazione dei bonifici di risarcimento alla famiglia della vittima.
La tragedia è accaduta nel primo pomeriggio del 7 luglio 2020. Stando alle ricostruzioni degli inquirenti, Dorigo stava lavorando su alcuni alberi schiantati nel 2018 dalla tempesta Vaia in località Monte Pura. In particolare, l’uomo stava tagliando con la motosega un tronco di faggio caduto da una ceppaia. Questa, non messa in sicurezza con i sistemi di trattenuta, ha ceduto e travolto il boscaiolo che si trovava a valle della massa di legname. La ceppaia ha compresso e sfondato il torace di Dorigo, provocandone la morte.
Quale datore di lavoro, era stato imputato di aver redatto un Documento della valutazione dei rischi senza tener conto dei rischi derivanti dalle operazioni su piante colpite da tempesta e di non aver fornito ai lavoratori un’adeguata formazione sulle procedure da adottare in queste particolari situazioni.