Potrebbe essere un cuscino l’arma del delitto con cui è stata uccisa Nadia Orlando. L’autopsia eseguita sul corpo della 21enne uccisa dal fidanzato la sera del 31 luglio, ha infatti fornito nuovi indizi agli investigatori impegnati sul fronte delle indagini nel verificare la versione fornita dall’assassino il giorno in cui si è consegnato alla Polizia stradale di Palmanova.
La versione che non torna
Francesco Mazzega, 36 anni, originario di Muzzana, martedì 1° agosto, quando ha varcato il cancello della Polstrada alla guida della sua Toyota Yaris nera, ha confessato l’omicidio della fidanzata, che giaceva priva di vita seduta sul sedile del passeggero, raccontando di aver strangolato Nadia Orlando con le proprie mani, al termine di una lite scoppiata per motivi di gelosia, colto da un improvviso raptus.
L’autopsia eseguita lunedì dal medico legale Carlo Moreschi, alla presenza dei periti di parte, ha invece messo in dubbio questa versione. La verità potrebbe essere un’altra, leggermente diversa, quel tanto che basta a complicare ulteriormente la posizione del giovane.
Vite passate al setaccio
Il medico legale ha infatti parlato di una morte per asfissia, quindi provocata da ipossia, assenza cioè di ossigeno al cervello e agli organi vitali, che porta rapidamente a morte cerebrale. A bordo dell’auto, dove presumibilmente è stata uccisa la 21enne di Vidulis, è stato trovato e sequestrato un cuscino che potrebbe essere stato utilizzato per uccidere Nadia e sul quale ora verrano fatte le analisi.
Il Procuratore capo di Udine, Antonio De Nicolo è stato chiaro sulla vicenda, sottolineando che saranno fatti tutti gli accertamenti del caso per verificare “cosa è accaduto, al di là delle dichiarazioni dell’indagato”.
La vita dei due giovani ora sarà passata al setaccio, a cominciare dall’analisi sui computer che i due giovani, entrambi dipendenti della Lima di Spilimbergo, utilizzavano sul lavoro e che sono stati sequestrati.
Oggi alle 18, a Vidulis, si terranno i funerali di Nadia. Il suo assassino, Francesco Mazzega, invece, rimane ancora ricoverato nel reparto di psichiatria dell’ospedale di Udine, in attesa di una nuova valutazione dei medici che dia il via libera al suo trasferimento in carcere, a Udine.
Nadia Orlando potrebbe essere stata uccisa con un cuscino
Oggi, alle 18, nella sua Dignano l'addio alla 21enne, mentre si attende il parere dei medici per trasferire l'assassino dall'ospedale al carcere
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