Almeno nel tradimento vige la par condicio. Se il 55 per cento dei mariti ha tradito almeno una volta la propria sposa, ha ricambiato il favore il 45 per cento delle mogli. Detengono il primato delle fedifraghe le siciliane, ma è Milano la città dove le donne tradiscono di più.
Il motivo è semplice: sono le imprenditrici, le avvocatesse e le manager le categorie lavorative femminili che tradiscono il partner con più facilità. Il sito di incontri extraconiugali Gleeden.com, che conta in Italia oltre 200mila iscritti, rivela infatti che le infedeli hanno in comune reddito alto, buon livello di istruzione e posizione lavorativa di prestigio. Insomma, la sicurezza economica rende più sicure e più pronte ad approcci al di fuori dei rapporti stabili. Curioso il fatto che molti tradimenti avvengano dopo un intervento di chirurgia al seno: una taglia in più fa crescere anche il desiderio, o la voglia di evasione. Sicuramente aumenta il successo degli approcci con l’altro sesso.
Nuove missioni
Resta l’ufficio il luogo in cui è più facile che scappi la scappatella e sono la scrivania, la sedia, l’ascensore, il bagno e lo sgabuzzino delle scope gli angoli dove consumare brevissimi incontri, dai 15 ai venti minuti in media. Sogno davvero proibito? Farlo sulla fotocopiatrice. Ovviamente, le ‘missioni’ all’estero delle top manager facilitano l’impresa.
L’età in cui si commette più facilmente il primo adulterio si aggira intorno ai 40 anni, ma aumenta anche il numero delle ultracinquantenni che si regalano incontri piccanti con giovanotti dalle belle speranze. E dalle tasche vuote.
Ostacolo non progetto
Come spiegava lo psicologo clinico Massimo Piscitelli, non si tratterrebbe di immaturità, ma, piuttosto di problema generazionale. Le quarantenni di oggi sono figlie di chi ha fatto il Sessantotto. A molte di loro è stato insegnato che la libertà è un valore fondamentale. Ma alcune hanno frainteso e si sentono libere di fare qualsiasi cosa: anche tradirsi e separarsi alla prima difficoltà. Mentre una volta la coppia era considerata il punto di partenza per costruire un progetto, quello della famiglia, oggi è vista come un ostacolo alla propria libertà.
Maria Ludovica Schinko
30 giugno 2013