Pulire e riparare oggi per non dover intervenire domani dopo un’alluvione. Da qualche anno la parola “manutenzione ordinaria” si è trasformata da slogan in azioni concrete per fare in modo che il fitto reticolo idrografico della nostra regione sia sottoposto a costanti interventi capaci di ridurre il rischio di alluvione.
Nel 2017 la Regione spenderà 3 milioni e 380mila euro, ma nell’arco di tre anni, incluse le opere di laminazione per la sicurezza idrauilica saranno spresi in tutto 48 milioni di euro, dei quali quasi 28 stanziati solo lo scorso anno per ben 112 interventi. Quindici i fiumi e torrenti interessati dai lavori per importi oscillanti tra gli 872mila euro riservati al Tagliamento e i 50mila stanziati per i corsi d’acqua in provincia di Trieste. In mezzo molti lavori che oscillano tra i 100 e i 300mila euro sui corsi nell’Isontino (Isonzo, Torre, Judrio) e nel Pordenonese (Meduna, Cellina, Noncello, Colvera, Livenza e Meschio).
“Le alluvioni – si legge nell’allegato alla delibera dello scorso 3 marzo – sono fenomeni naturali difficili da prevenire. Tuttavia oggi c’è la convinzione che i cambiamenti climatici contribuiscono ad aumentarne la probabilità e ad aggravarne gli impatti negativi e pertanto risulta fondamentale continuare con la prevenzione. La crescente urbanizzazione del territorio, l’incremento delle attività economiche nelle pianure alluvionali, la variazione dell’uso del suolo, contribuiscono ad alzare la frequenza degli eventi di piena”.
Parole impensabili soltanto una trentina d’anni fa, quando in molti fiumi la manutenzione era del tutto assente o, peggio, si interveniva a colpi di cemento e sghiaiamento selvaggio che produceva più problemi di quella che intendeva risolvere. Il sovralluvionamento di molti corsi resta un problema serio. Non a caso, proprio questo tipo di lavoro, assieme al taglio della vegetazione infestante, allo sfalcio degli argini e alla pulizia dell’alveo sono definiti di primaria importanza per garantire la staticità delle opere di difesa idraulica e la loro funzionalità oltre ad assicurare il regolare deflusso delle portate di piena.
TAGLIAMENTO
A monte del ponte di Cornino, tra Forgaria e Trasaghis, sulla sponda destra del fiume, saranno ricostruiti tratti di argine per un importo di 872mila euro. Gli interventi saranno gestiti nella progettazione, nell’affidamento e nella conduzione dei lavori direttamente dal personale del Servizio regionale difesa del suolo.
PESARINA E DEGANO
Due gli interventi previsti in Carnia. Si tratta dei torrenti Degano e Pesarina, rispettivamente a Comeglians e Ovaro, dove saranno effettuati lavori di manutenzione ordinaria. Ben mezzo milione di euro l’importo stanziato allo scopo, cifra che sarà utilizzata per la pulizia dell’alveo e la rimozione dei depositi alluvionali o di piante che possano ostacolare il regolare deflusso delle acque.
MEDUNA E CELLINA
Sul Meduna sarà messa a posto l’arginatura sulla sponda sinistra per un lungo tratto, con una spesa di 291mila 700 euro. Altro intervento sulla sponda destra dello stesso fiume, sul torrente Cellina e sul fiume Noncello per 273mila 500 euro.
LIVENZA
Sui fiumi Livenza e Meschio sono previsti vari lavori per totali 145mila euro. Altri 150mila euro saranno impiegati per interventi di manutenzione sul torrente Colvera, nel territorio di Maniago.
ROSANDRA
In provincia di Trieste, il torrente Rosandra, il rio Ospo e affluenti minori saranno interessati da lavori di manutenzione ordinaria per 50mila euro. Non resta che sperare, memori delle forti polemiche seguite ai lavori effettuati negli scorsi anni sul Rosandra, che i tecnici lavorino con cura.
ISONZO
Numerosi gli interventi programmati nell’Isontino. Per quanto concerne l’isonzo è prevista la manutenzione ordinaria degli argini da Gorizia a Villesse e da Sagrado alla foce. Lavori di manutenzione degli argini anche sul torrente Judrio, sul Torre (in parte in territorio udinese) e sul Versa, dove sarà interessata anche la golena del corso d’acqua. In totale per queste aste sono stati stanziati complessivamente quasi un milione e 100mila euro suddivisi in cinque distinti progetti.