Rispetto al migliaio di persone attese, è stato decisamente meno partecipato del previsto il corteo ‘no Green Pass’ di Gorizia, che negli ultimi giorni, era stato al centro delle polemiche. Si trattava, infatti, del primo evento ‘no Pass’ nel capoluogo isontino e arrivava a pochi giorni dalla direttiva del Viminale, che puntavano proprio a dettare regole più stringenti per le manifestazioni di protesta.
Poche centinaia di persone – 250 per le forze dell’ordine, 500 per gli organizzatori del comitato Gorizia Risponde – si sono ritrovate nel primo pomeriggio davanti alla stazione dei treni per poi sfilare, dalle 15.30 circa, fino al parco della Rimembranza, dove la manifestazione si è trasformata in un’assemblea pubblica, secondo quanto prescritto in sede di Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica.
L’evento, presidiato dalle forze dell’ordine, si è sostanzialmente svolto nel rispetto delle regole: erano presenti un discreto numero di mascherine indossate e c’erano anche gli steward volontari prescitti dall’ordinanza del sindaco Rodolfo Ziberna.
“Degli oltre mille partecipanti attesi alla manifestazione contro il Green Pass alla fine se ne sono visti circa 250. Insomma un vero e proprio flop”, è il commento di Ziberna. “La città ha risposto no all’invito e altrettanto ha fatto il resto della regione, a dimostrazione che i goriziani non intendono dare il loro assenso a manifestazioni assurde e controproducenti che non puntano al confronto ma allo scontro”.
“Mi è stato riferito che il sottoscritto è stato pesantemente attaccato per essersi schierato contro la manifestazione senza se e senza ma. Per aver difeso Gorizia da un’iniziativa che, in altre città, ha portato violenza e danni. Voglio ribadire che gli attacchi non mi spaventano e sono felice che il mio appello a non partecipare sia stato raccolto da molti”.
“Continuerò a battermi perché la campagna vaccinale continui ancora con più vigore contro chi cerca di mettere i bastoni fra le ruote ritardando l’uscita dalla pandemia. L’aspetto positivo nella manifestazione goriziana è che, salvo alcune eccezioni, le prescrizioni sono state rispettate e non ho assistito a quelle indegne scene di violenza che si sono svolte a Trieste”.
“Abbiamo visto, ahimè, serrande di esercizi pubblici abbassate per la paura di danneggiamenti o di concentrazioni nei locali di non vaccinati. Come preannunciato, l’evento si è tradotto in un danno per quel commercio goriziano che oggi più che mai ha invece bisogno di essere aiutato. Ringrazio il Prefetto, il Questore e le forze dell’ordine per il lavoro svolto e il personale sanitario che in ospedale rischia e fa i doppi turni per salvare vite umane e, con sconcerto e sgomento, assiste a manifestazioni, come quella di oggi, che chiedono misure destinate a far aumentare il numero di contagiati. Credo sia ora di metterci tutti al lavoro non per manifestazioni divisive ma per far crescere la città”, conclude Ziberna.