Non ce l’ha fatta Luca Toniolo, l’operaio padovano di 41 anni che mercoledì mattina era rimasto folgorato nel parco fotovoltaico di Codroipo, mentre stava eseguendo lavori di manutenzione all’impianto. Le sue condizioni erano apparse subito gravissime.
L’uomo, che viveva a Cittadella con la famiglia, era un operaio esperto e da tempo era impiegato per una ditta specializzata nelle macchine di produzione e controllo qualità dei moduli fotovoltaici.
La notizia della sua morte viene accolta con rabbia dai sindacati. “Non è possibile che un lavoratore muoia facendo della semplice manutenzione: questo è il segnale di un sistema industriale che va completamente rivisto e che sulla sicurezza ha completamente fallito”, denunciano dalla Fiom Cgil di Padova e Udine. “Eppure manca la volontà di invertire la rotta e, del resto, anche il Pnrr lo dimostra: dove sono le risorse destinate alla prevenzione degli incidenti e per la salute nei luoghi di lavoro?”.
“Ancora una volta – aggiungono Loris Scarpa della Fiom Cgil di Padova e Maurizio Marcon della Fiom Cgil di Udine – una moglie e dei figli non vedranno tornare a casa un marito e un padre e, naturalmente, il primo pensiero non può che andare a loro e alla tragedia che stanno vivendo. L’auspicio è che Magistratura e Spisal facciano piena luce su quanto avvenuto e determinino con chiarezza che cosa non ha funzionato”.
“Ma accanto a questo – proseguono Scarpa e Marcon – non possiamo che amaramente rilevare che, se in Italia si può morire facendo della normale manutenzione in un parco fotovoltaico, allora significa che il nostro sistema industriale e degli appalti deve essere completamente rivisto. Finché questo non avverrà, la conta quotidiana delle vittime sul lavoro non accennerà a rallentare e purtroppo abbiamo poche ragioni per essere ottimisti. Pensiamo per esempio alle risorse messe a disposizione dal Pnrr: quante di queste sono state indirizzate alla sicurezza dei lavoratori sia dentro che fuori I luoghi di lavoro? La risposta è semplice: zero”.
“La salute e la sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro – concludono i sindacalisti – non può più essere lasciata solamente in mano alle imprese con i servizi di prevenzione assolutamente senza risorse per svolgere il loro ruolo. Pertanto istituzioni, Governo e Parlamento devono mettere come priorità l’intervento nel sistema industriale in quanto per esso passa lo sviluppo futuro e il benessere dei cittadini di questo Paese che, dobbiamo ricordarcelo, si chiama progresso”.