L’arrivo del 2023 è stato caratterizzato in tutta la regione da festeggiamenti che, in alcuni casi, sono, però, degenerati, per fortuna senza conseguenze serie.
Lo testimoniano anche le chiamate al Numero unico delle emergenze 112 che, in totale, dalle 21 alle 6, sono state 876, in aumento rispetto allo scorso anno del +4,41%. Nel 2021, infatti, le chiamate erano state 839.
Un forte aumento delle richieste di quest’anno si è registrato dalla zona dell’ex provincia di Trieste che, con 196 chiamate inoltrate, ha superato tutti i numeri dei rimanenti territori. In città si segnala, in particolare, un atto vandalico ai danni di un defibrillatore, divelto e lanciato in piazza.
La natura delle chiamate è state prevalentemente per le forze dell’ordine: la somma fra Carabinieri e Polizia di Stato (279 chiamate) supera il carico di lavoro dell’emergenza sanitaria.
Moltissime le segnalazioni di cittadini che si lamentavano per fuochi pirotecnici nei comuni dove le ordinanze dei sindaci ne proibivano l’utilizzo.
Non sono mancate le segnalazioni per risse e fatti violenti, fortunatamente non gravi, che hanno coinvolto nutriti gruppi di persone.
Registrata una cinquantina di malori per abuso di sostanze alcoliche, nessuno grave sotto il profilo sanitario. Decine sono state le chiamate per i Vigili del Fuoco per incendi dolosi scoppiati all’interno dei cassonetti della spazzatura.
C’è stato un disagio causato da un blackout elettrico nella frazione di Opicina, che ha generato diverse richieste, opportunamente filtrate dal servizio 112 (non erano chiamate di vera emergenza) a cui si è demandata la risposta sui tempi di ripristino alla società che gestisce l’erogazione dell’energia elettrica.
Quando le persone hanno iniziato a rientrate a casa dopo i festeggiamenti, sono state ricevute tre chiamate per incidenti stradali con feriti non gravi, due a Udine e uno a Trieste.