Cervignano avrà presto una nuova piazza accanto alla chiesa di San Girolamo, uno dei luoghi più amati dalla comunità. Il progetto redatto dall’architetto Marcello De Marchi è pronto e ora in municipio si lavora per appaltare le opere che partiranno entro la prossima estate e dovrebbero concludersi verosimilmente nel giro di tre mesi.
“Abbiamo deciso di finanziare questo intervento – spiega il sindaco Gianluigi Savino – con i proventi derivanti dalla vendita della nostra partecipazione azionaria in Bluenergy, evitando in tal modo di cadere vittime del patto di stabilità. L’importo complessivo del lavoro sdarà di 275mila euro, un investimento che ci permetterà di riqualificare una parte della città e dare decoro a un edificio sacro molto importante per i cervignanesi”.
Progettazione in house
Il progetto redatto dall’architetto e ingegnere de Marchi, che guida anche l’ufficio tecnico comunale, prevede che da semplice slargo dove ora ci sono alcuni parcheggi, il luogo si trasformi in una piazza, mediante una nuova destinazione degli spazi e una ridistribuzione della viabilità veicolare e pedonale.
I principi perseguiti dal progettista sono tra gli altri l’evidenziazione della centuriazione romana e del tracciato viario successivo, la creazione di una piazza di relazione, l’uso dei materiali tradizionali e la polifunzionalità degli spazi. Attualmente lo slargo della chiesa di San Girolamo è organizzato sulla via Marcuzzi che collega piazza Indipendenza (di fatto centro di Cervignano) con la viabilità che ci conduce alla statale Trieste-Venezia e sulla via Malacrea che collegandosi con via Gervasutti di fatto serve gli accessi a tutte le residenze presenti nel luogo. Su quest’ultima sarà introdotto il senso unico per evitare un’ampiezza della sede stradale insistente sulla piazza tale da ridurre lo spazio pubblico pedonale.
La viabilità nella piazza sarà quindi spostata a ridosso della cabina del gas, ovvero sul fronte opposto all’ingresso della chiesa, scartando a priori l’ipotesi di una pedonalizzazione completa dell’area della piazza con l’eliminazione della viabilità carraia, in quanto questa scelta avrebbe pregiudicato la ristrutturazione e il riuso delle abitazioni storiche presenti.