Entrerà in vigore a giorni anche in Friuli Venezia Giulia, da domenica 15 dicembre 2013, il nuovo orario dei treni con alcune novità che hanno già sollevato numerose polemiche da parte dei pendolari.
La contestata riorganizzazione, prevede l’introduzione di “orari più regolari e facili da memorizzare, con nuove coincidenze che permettono di coprire percorsi più lunghi, con il potenziamento delle corse sulle relazioni più frequentate – spiega una nota della Regione -”.
Pendolari sul piede di guerra
Inutile sottolineare che i pendolari sono di tutt’altro avviso e sulle pagine ufficiali dei Comitati regionali la battaglia per chiedere alla Regione ascolto va avanti, tanto che proprio oggi, alle 13 presso la Sala del Centro Civico del Comune di Mossa, si terrà una conferenza stampa convocata dai sindaci di Mossa e Capriva del Friuli inerente la problematica della soppressione delle due fermate nei due comuni.
Proprio oggi le segreterie regionali di Filt Cgil, Fit Cisl e UilTrasporti hanno inviato alla Giunta regionale una lettera unitaria. (Leggi il documento allegato)
Comitati interpellati a cose fatte
“Come penso abbiate visto/letto/sentito i comitati pendolari della regione non sono stati coinvolti nel processo di definizione degli orari se non a cose fatte – si legge nella home page del Comitato Spontaneo pendolari Fvg -. La Regione ci ha invitato per illustrarci gli orari solo pochi giorni prima dell’uscita sul sito di Trenitalia. Riteniamo che non sia una maniera ottimale di procedere dato che il parere dell’utenza dovrebbe essere fondamentale nella definizione e pianificazione del servizio -”.
Il Comitato pendolari Alto Friuli ha proposto un sondaggio per chiedere un parere sul nuovo orario. A sorpresa, però, prevalgono i pareri positivi di chi considera l’orario cadenzato una novità riuscita. Certo, almeno sulla carta, perché chi viaggia quotidianamente sa bene che passare alle vie di fatto è un’altra cosa e soltanto con l’effettiva entrata in vigore si potrà capire se il servizio sia realmente migliorato.
Invito a discutere
Le modifiche non riguardano soltanto i treni regionali, visto che si amplia anche l’offerta a lunga percorrenza, con l’introduzione di nuove corseda Trieste verso Roma e Milano.
La Regione invita i viaggiatori e i pendolati a scrivere all’indirizzo: [email protected] per approfondimenti o segnalazioni.
Fvg: binari e convogli sicuri
Proprio oggi Legambiente ha reso noto i dati del rapporto sulle tratte ferroviarie pendolari peggiori d’Italia, tra riduzioni delle corse, lentezza, disservizi e sovraffollamento: una triste classifica presentata oggi dall’associazione ambientalista nell’ambito della sua campagna Pendolaria, dedicata alla mobilità sostenibile e ai diritti di chi ogni giorno si sposta in treno. Nessuna delle linee che attraversano la regione è finita in classifica, anche se quotidianamente i pendolari denunciano le difficoltà vissute in prima persona.
Linee ferroviarie sicure in Fvg, ma costose se, come riportato da Legambiente, dal 2011 a oggi sono aumentate del +14,9%.
“Per quei tre milioni di cittadini che ogni giorno prendono il treno per andare a lavorare la situazione diventa ogni giorno più difficile – dichiara il vice presidente di Legambiente Edoardo Zanchini -. Eppure di quella che è una vera e propria emergenza nazionale, la politica non sembra intenzionata a occuparsi”.
Rispetto al 2009 le risorse da parte dello Stato per il trasporto pubblico su ferro e su gomma sono diminuite del 25% – sottolinea Legambiente – e le Regioni, a cui sono state trasferite nel 2001 le competenze sui treni pendolari, non hanno investito ne in termini di risorse ne di attenzioni. Fra il 2011 e il 2013 il taglio ai servizi ferroviari e’ stati pari al 21% in Abruzzo e Liguria, al 19% in Campania. Mentre il record di aumento del costo dei biglietti dal 2011 ad oggi e’ stato in Piemonte con + 47%, mente e’ stato del 41% in Liguria, del 25% in Abruzzo e Umbria, a fronte di un servizio che non ha avuto alcune miglioramento.
GLI ORARI