Nessuno sconto di pena per Vicenzo Manduca, il macellaio 31enne che, nella serata del 7 dicembre 2012, aveva accoltellato a morte l’ex compagna, Lisa Puzzoli, nella casa dei genitori della ragazza, a Villaorba di Basiliano, dove la giovane – aveva solo 22 anni – si era trasferita assieme alla bimba avuta assieme a Manduca.
I legali dell’uomo avevano presentato ricorso in Cassazione, per chiedere che i giudici della Corte Suprema mitigassero la condanna. In particolare, gli avvocati difensori – li stessi che hanno seguito anche Rosa Bazzi e Olindo Romano, i coniugi condannati all’ergastolo per la strage di Erba – avevano impugnato l’aggravante della premeditazione e le accuse di stalking.
La Cassazione, su richiesta della Procura generale, ha però respinto il ricorso, confermando in tutte le sue parti la condanna emessa, a febbraio dello scorso anno, dalla Corte d’Appello di Trieste. Manduca dovrà scontare 25 anni, 5 mesi e 15 giorni di reclusione, oltre a ulteriori 3 anni di libertà vigilata.